Una corsa campestre a eliminazione su un tracciato di 1200 metri, un format ideato da Stefano Longo con un turno di qualificazione a cronometro (ogni atleta parte ogni 15 secondi): i primi 40 uomini e le prime 30 donne si qualificano alla fase a eliminazione diretta, per gli eliminati c’è un turno intermedio di recupero che permette il reintegro dei due migliori uomini e delle due migliori donne al traguardo. La fase a eliminazione diretta vera e propria inizia con un turno di “quarti di finale”: quattro batterie femminili da otto atlete ciascuna e quattro batterie maschili da 10/11 atleti ciascuna (avanzano i primi quattro uomini e le prime tre donne di ogni batteria: quattro i tempi di ripescaggio per ambo i sessi). Poi è il momento delle semifinali: due da otto atlete per le donne e due da 10 atleti per gli uomini, in entrambi i casi con tre pass diretti per ogni semifinale e due ripescaggi. La finale è a otto: chi taglia per primo il traguardo è il vincitore (o la vincitrice) delle Survivor Series Cross.
Speaker e foto Bio Correndo!
Valentina si dimostra la migliore in ognuna delle prove, miglior tempo nella prova a cronometro con 3'48", prima nella fase dei quarti, in semifinale e infine nella finale dove termina in 3'46", precedendo la svizzera Emma Lucchina 3'58" e Sophia Favalli (Atletica Brescia) 3'59".
Una vittoria che va ad aggiungersi al primo posto del Cross Val Musone di Osimo e al terzo al World Athletics Cross Country a Soria. Ora non resta che attendere le decisioni della Federazione per la composizione della squadra nazionale che correrà all'Eurocross.
In corsa a Busto Arsizio anche un atleta che la medaglia d'oro all'Europeo di cross l'ha già vinta nella gara a staffetta: Pietro Arese (Fiamme Gialle). Percorso netto anche per Pietro che ottiene il miglior crono con 3'26", vince quarti, semifinale e finale con il tempo di 3'26" davanti a Aymen Ayachi (CUS Pro Patria Milano) 3'34" e a Elmehdi Bouchouata (Interflumina) 3'35".
Foto: Andrea Crespi
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