venerdì 5 agosto 2022

Ludovica Cavo è 7^ al mondo! I 400 hs di Cali si tingono d'azzurro.

Ludovica Cavo è 7^ al mondo! I 400 hs di Cali si tingono d'azzurro.
Ore 23.00. Manca un'ora e 10 minuti alla finale di Ludovica Cavo nei 400 hs ai campionati del mondo U20 che sono in corso di svolgimento a Cali in Colombia.

L'Atletica Leggera rimbalza nelle case degli appassionati grazie alla lunga diretta di Rai Sport. Ci sarà anche qualche sportivo di altre discipline collegato o qualche amico di amico e perchè no, qualcuno non del nostro mondo che, per sentito dire, ha saputo che in gara c'è un proprio concittadino e decide di seguire un evento lontano geograficamente ed anche come interesse. Per noi podisti invece è l'occasione di vedere i giovani che si stanno affacciando al mondo dei grandi per scoprirne i talenti e vedere chi nei prossimi anni potrà calcare palcoscenici importanti.

Ore 23.05. Il tempo non passa anche se di sottofondo corrono le staffette e le eptatlete, non passa perchè l'attesa è tutta per l'atleta di Serravalle Scrivia.

Abbiamo visto il 2 agosto una batteria condotta d'autorità e senza apparenti timori da Ludovica. Lei è in 7^ e ultima batteria corsa a suon di PB in 57.77. Nel finale avrebbe potuto controllare, ne passavano 3, ma il gas è aperto fino in fondo. Il suo sorriso è indice di soddisfazione, quasi incredulo, ma la sostanza c'è e la dimostrato in questi anni di eccellenti risultati.

Ore 23.10. Proseguono gli 800 di chi di discipline ne dovrà disputare 7. Un'ora esatta alla finale.

27 ore dopo è tempo di semifinale. Qui le cose sono più complicate. E' terza nella sua semifinale, ne passano sono 2. Si deve attendere la 3^ semifinale. E' la prima delle ripescate in 57.78, al primo mondiale è subito in finale! Altro gran crono che nonostante il ripescaggio è comunque il 4° crono di accredito. Questa la start list della finale:

1 658 ITA Ludovica CAVO 57.77 (PB) 57.77 (SB)

2 667 ITA Alessia SERAMONDI 57.29 57.29

3 903 SWE Hanna KARLSSON 57.34 57.34

4 984 USA Michaela ROSE 57.62 57.62

5 851 RSA Anje NEL 57.63 57.76

6 960 USA Akala GARRETT 57.28 57.28

7 649 ISV Michelle SMITH 57.83 57.83

8 801 POL Wiktoria OKO 58.03 58.03


Ore 23.20. Un pensiero al percorso fin qui fatto e su quello che ci si aspetta.

Essere tra le 8 che si contendono un podio iridato è senza se e senza ma un successo anche se non si può dire inaspettato. Il 57.94 corso a Rieti in occasione dei campionati italiani di categoria, l'aveva proiettata in un'altra dimensione con il 7° crono mondiale stagionale, si può quindi dire che era nelle sue corde e potenzialità. Detto questo, il tempo e la sfida testa a testa con il resto del mondo è altra cosa rispetto alle nude statistiche, anche solo per l'aspetto emotivo di indossare la maglia azzurra in un evento di tal portata. 

Ore 23.25. E' tempo di voti mentre il sole, dopo la pioggia di ieri, illumina la pista di Cali con le semifinali dei 200 femminili.

Voto 9 prima ancora di vederla correre nella finale dei suoi 400 hs. Ora però a 40 minuti dalla sfida a 8 per la medaglia e fuori di dubbio che la concentrazione, il focus e il sogno sia conquistare un posto sul podio. Un atleta, un agonista, un atleta d'élite non può che fare tutto il possibile, mettere nella sua prova ogni singola energia fisica e mentale oltre che le proprie innate qualità per centrare il bottino pieno che può essere mettersi una medaglia, di qualsiasi colore, al collo. Sognare, avendo fatto tutto il possibile nel corso della stagione, è e deve essere insito in ogni atleta di livello; senza ambizione si resta a casa con la consapevolezza che tutti, in questo caso tutte, lottano per quel podio e il risultato è una combinazione di fattori che solo chi sarà in grado di miscelarli al meglio vincerà. Analisi spicciola, ma reale su quello che è lo sport agonistico; solo l'amatore può permettersi di presentarsi senza obiettivi e sogni nel cassetto.

... 20 minuti di stacco dalla digitazione in attesa della finale. Il tempo è davvero relativo quando si attende qualcosa e questo 400 hs si fa agognare, a nulla è valso anticipare questo scritto per ingannare il tempo.

Ci siamo! 

La telecamera si sofferma su ogni finalista. La prima è proprio Ludovica che, pur nello stress pre gara, si lascia andare ad un sorriso, a seguire l'altra azzurra, Alessia Seramondi, la svedese, l'americana e via via tutte le altre.

Dalla corsia 1 non è facile, scappano al centro, si capisce che sarà una corsa a inseguimento. La sfida per Ludovica diventa quella di ricucire lo strappo con chi la precede il più possibile. Si butta sul traguardo non basta per la 6^ posizione, è 7^ al mondo in 58.72.  3 gare a così alto livello in così poco tempo non sono uno scherzo, ripetere un sub 58" sarebbe stato chiedere troppo. Male Alessia Seramondi, 8^ in 1:01.78 che non ripete l'impressione fatta a Rieti.

1^ e campionessa del mondo Akala GARRETT (USA) in 56.16 con la miglior prestazione mondiale stagionale. 2^ e argento la svedese Hanna KARLSSON in 56.71 (PB), bronzo per l'altra americana Michaela ROSE in 56.86 anche lei al PB.

Podio dunque sotto i 57 secondi! Le altre:

4^ (RSA) Anje NEL in 57.47 (PB)

5^ (ISV) Michelle SMITH 57.48 (NU20R)

6^ (POL) Wiktoria OKO in 58.56

7^ (ITA) Ludovica CAVO in 58.72

8^ (ITA) Alessia SERAMONDI in1:01.78

Un social post di questa mattina per rilanciare il 7° posto mondiale.

Una esperienza unica.

Cosa resta dopo tre turni di gara? Una crescita come atleta e come donna. Il confronto, in ogni campo della vita, è lo stimolo per dare il meglio di sè durante un evento importante e dopo come sprone ad essere ancora più efficace; sì perchè il 7° posto di ieri (qualcuno dice peccato, ma è pur sempre la 7^ U20 in TUTTO il MONDO!) è, figura metaforica abusata, ma è la realtà delle cose, un trampolino di lancio per ripartire se non da domani, la vacanza è parte integrante del lavoro, presto con un nuovo spirito, con una nuova consapevolezza e che anche da Serravalle Scrivia si può andare a conquistare il mondo. 

7° posto? Ribadisco il 9 come voto espresso ieri condiviso con Roberta Grassi. L'atletica è fatta di binomi, di sinergie, di rapporti professionali che diventano altro, come di amicizia o di guida. La parola mentore è finita in qualche cassetto da un po' di tempo nel linguaggio scritto e parlato, ma è quella che più esprime il concetto di allenatore/faro.

Le tre R sono ora fondamentali: Recupera, Rigenera, Riparti. Lo si dice dopo un infortunio, lo si può ben utilizzare dopo aver indossato con grande onore la maglia azzurra.


















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