giovedì 10 marzo 2022

Ancora un argento per Giacomo Bertagnolli e Andrea Ravelli. Sono loro i protagonsti di Pechino 2022. Argento anche per Renè De Silvestro

Ancora un argento per Giacomo Bertagnolli e Andrea Ravelli. Sono loro i protagonsti di Pechino 2022. Aregento anche per Renè De Silvestro
Le Paralimpiadi invernali sono abbastanza parche di medaglie per l'Italia, dopo, però, una giornata senza risultati di rilievo, sono arrivate nella notte due splendidi argenti, portando a 4, un oro e tre argenti, le medaglie per la nostra Nazione. 

Questi, senza ombra di dubbio, sono i Giochi di Giacomo Bertagnolli e della sua guida Andrea Ravelli. Tre medaglie su quattro le hanno conquistate loro. Argento nel SuperG, oro nella combinata e ancora argento nello slalom gigante, categoria visual impareid. 

Sono 7 le medaglie paralimpiche conquistate da Bertagnolli nella sua carriera: 

3 ori: slalom gigante Pyeongchang 2018, slalom speciale Pyeongchang 2018, supercombinata alpina Pechino 2022
3 argenti: supergigante Pyeongchang 2018 e Pechino 2022, slalom gigante Pechino 2022
1 bronzo: discesa libera Pyenongchang 2018. 
Ma conosciamo meglio il protagonista di Pechino 2022

Giacomo Bertagnolli nasce a Cavalese (TN) il 18  gennaio 1999, è ipovedente sin dalla nascita a causa di un'atrofia del nervo ottico. 

A due anni inizia già a sciare e a 13 partecipa alle sue prime gare. Come scrive sul suo sito, la disabilità visiva non lo ha mai limitato nel seguire le sue passioni. Importantissimo il compito della guida, in un'intervista rilasciata dichiara:  "La guida è fondamentale. Ha il compito di avvisarti riguardo le imperfezioni del tracciato, come, ad esempio, la presenza di lastre di ghiaccio, buche. La guida, che deve essere veloce, prende traiettorie larghe, sufficientemente rotonde, perché non può toccare i pali, altrimenti mi verrebbero addosso. Importante è anche il mantenimento della giusta distanza: non può allontanarsi troppo, altrimenti perdo la traiettoria, ma non può neppure sciarmi troppo a ridosso. L’andatura la dò io, la guida deve essere brava a mantenerla, a orientarmi e indirizzarmi. Occorrono, oltre alla bravura sportiva, umiltà, intelligenza, capacità di leggere le situazioni, e di prendere decisioni in tempi rapidissimi. Sciare con la guida è dare vita a una performance all’unisono, in cui ognuno di noi ha responsabilità precise, pur nella libertà dei singoli gesti atletici. È necessaria una grande sincronia, un gioco di squadra equilibrato, coordinato e preciso. Con la guida condivido vittorie e sconfitte. Tra di noi deve circolare molta fiducia e un sentimento di affidamento."

Prima di Andrea Ravelli, istruttore nazionale di sci alpino, Giacomo ha sciato e vinto con Fabrizio Casal, suo amico d'infanzia e compagno di scuola. 

L'altro argento di giornata è arrivata da Renè De Silvestro, nello slalom gigante categoria sitting. De Silvestro è diventato paraplegico dopo un incidente sugli sci nel 2013. 

Per De Silvestro è la prima medaglia paralimpica. "Un’emozione indescrivibile. Questo argento ripaga oltre a me staff e famiglia, finalmente ho regalato a chi mi guarda una soddisfazione - queste le prime dichiarazioni di Renè in diretta sulla Rai -. Una dedica? A tutti quelli che sono a casa, al mio allenatore, alla mia famiglia, alla nazionale e ai miei amici e a chi si è svegliato di notte per guardarmi».


Foto: Getty/Images

RISULTATI

www.paralympic.org

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