La riflessione del giorno dopo è duplice. La 1^ è che il binomio Camossi - Jacobs sia perfetto, una costruzione nel tempo che, anche con delle cocenti delusioni e sconfitte, sia riuscito a trovare l'amalgama idilliaca; centrare perfettamente il momento giusto per essere al massimo della forma quando si vuole, non è così scontato. E' successo in quel magico 1° agosto, è risuccesso ieri alla Stark Arena.
La 2^ è la capacità di mettere pressione agli avversari. Nessun gesto, nessuna parola fuori luogo. Lo fa con una strategia di gara che spaventa chi dovrà corrergli a fianco. 9.84 nella semifinale di Tokyo, 6.45 ieri a Belgrado. Mettere in chiaro che per batterlo si dovrà sfoderare una prestazione straordinaria perchè diversamente lui ci sarà e non mollerà nemmeno un millimetro e come detto ieri i millimetri di vantaggio sono stati 3.
Nessuna paura, nessun attimo di esitazione, se la partenza "entra" nella corsa, nel lanciato non ce n'è per nessuno, almeno per quanto visto ieri sera. La curiosità per vedere cosa succederà ai Mondiali di Eugene (15-24 luglio) e agli Europei di Monaco di Baviera (15-21 agosto) è tanta. La nuova sfida con gli americani in casa loro e poi nel vecchio continente con anche un prossimo record europeo da battere nei 100. Il suo, quel 9.80 che l'ha laureato campione olimpico. Fare un pronostico su quanto valga oggi si fa un dispetto a Jacobs. Saprà lui stupirci in estate a partire da Eugene.
Le statistiche sono importanti. Nella velocità indoor non avevamo mai vinto un oro, nel medagliere azzurro c'erano due bronzi grazie a Pierfrancesco Pavoni (Indianapolis 1987 e Budapest 1989). 33 anni dopo un italiano non solo torna sul podio, ma è campione mondiale.
Jacobs ora è campione olimpico dei 100, campione mondiale ed europeo dei 60 metri, non solo anche record man italiano e continentale sia dei 100 che dei 60. Sembra incredibile, soprattutto dopo i tanti anni di "buio" dell'Atletica Leggera italiana, ma è così e ce lo godiamo tutto.
In calce tutti gli ori nella storia dell'Italia, 2 dei 7 sono nella foto. Atleta e allenatore. 21 anni dopo l'oro di Paolo Camossi nel triplo, ecco quello dei 60 del suo gioiellino Jacobs. Camossi? Lo ricordo ancora. I suoi primi passi nell'Atletica Leggera in provincia di Alessandria, un pezzettino della sua storia sportiva nel territorio di Bio Correndo.
MARCELL JACOBS E' CAMPIONE DEL MONDO!
Le parole del campione del mondo per la FIDAL che sono poi quelle sentite anche in diretta ieri sera nelle tante interviste ascoltate:" È una notte magica, sono venuto qui nelle migliori condizioni, bisogna sempre dimostrare di essere i più forti quando conta e sono orgoglioso di aver conquistato anche questo titolo. Ringrazio tutti gli italiani per il supporto, era veramente importante confermarsi e far capire che Tokyo non è stata un caso, ma il frutto dell’impegno di tanti anni e della dedizione. Ho fatto un gran lavoro anche a livello mentale per riuscire a concentrarmi soltanto su me stesso. Oggi mi sono buttato sul traguardo come non mai. E pensare che i 60 metri non sono nemmeno la mia prova preferita: li ho fatti per migliorare la prima parte di gara, pensando ai 100 metri dell’estate”.
1)Giuliana Salce, 3000 di marcia, Parigi 1985
10.05 60 ostacoli (maschile), batterie FOFANA
10.45 Salto in alto (maschile), Finale TAMBERI
11.00 Salto triplo (femminile), Finale DERKACH
11.10 4×400 femminile, batterie
11.35 4×400 maschile, batterie
12.05 3000 metri (maschile), Finale
17.05 60 ostacoli (maschile), semifinali
17.17 Salto con l’asta (maschile), Finale
17.30 Salto in lungo (femminile), Finale IAPICHINO
18.05 800 metri (femminile), Finale
18.35 1500 metri (maschile), Finale ARESE
19.30 60 ostacoli (maschile), Finale
19.40 4×400 femminile, Finale
19.55 4×400 maschile, Finale
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