giovedì 20 gennaio 2022

Saucony Mad River alla prova!

"Sono perfette per la nebbia del Monferrato".
La prima considerazione non tecnica sul neo acquisto è sulla colorazione giallo fluo che colpisce la vista di queste scarpe che per la prima volta entrano nella gamma delle calzature per la corsa Bio Correndo, le Saucony Mad River.

Un pezzo che non avrà alcuna valenza di test o di presentazione di una nuova scarpa per il running, anche perchè nuova non è, ma il piacere di condividere una nuova esperienza. 

Un passo indietro.

Ho sempre preferito l'acquisto tramite il negozio di fiducia e non tramite le piattaforme on line, un po' per sostenere le attività locali, un po' per la fidelizzazione con il commerciante con cui si instaura solitamente un rapporto di amicizia che diventa anche di confronto e poi per la possibilità di testare una scarpa prima di comprarla.

Assioma sempre valido, ma che nell'ultimo periodo ha visto qualche cambiamento con qualche acquisto on line e il "giro" dei negozi della zona per sentire che aria tira.

La scarpa di copertina è stata acquistata ieri, chiaramente per un uso off road, per il gusto di avere una scarpa per qualche cross e perchè no, per avere più grip nelle corse sulle colline del Monferrato visto che al momento non è coinvolta nella cosiddetta zona infetta che vede precludere per norma governativa le attività sportive e non in determinate aree dell'alessandrino.

E' possibile avere una scarpa non troppo pesante, leggermente tacchetta ed anche reattiva per provare a correre sul ritmo su un fondo pianeggiante non troppo fangoso? Forse sì, anche se il negoziante era un po' in difficoltà per la richiesta (lo capisco, elementi diversi che poco si combinano) e dopo una serie di tentativi siamo arrivati alla conclusione che le Saucony Mad River potessero essere quelle giuste. 



Le scarpe sono per Arianna che da fine 2019 ha preso anche lei a correre, non è entrata nel tunnel, ma certamente percepisce il piacere e le sensazioni che la corsa trasmette, senza le estremizzazioni che spesso capitano ai podisti.

Questa mattina la prima uscita per sentieri in attesa di provare a metterle alla frusta in un prossimo cross di 5-6 km. Una disamina complessiva la potrà dare l'utilizzatrice dopo averci corso qualche km in più (fd e ar identificano in calce ai pezzi gli autori), ma si può già dire che sia una scarpa confortevole. "Fascia bene il piede, nei brevi tratti di asfalto non si percepisce la tacchettatura e nei punti più fangosi la scarpa tiene". Direi che la prima messa in moto non è male. 

Il piede dopo 50'? Asciutto! Questo aspetto era nelle prerogative della scarpa essendo adatta anche per lo "swim run", non si nuota con le scarpe! Però sono indicate anche per i trail dove si passano corsi d'acqua e sappiamo che succede spesso. 

L'approccio con questo modello delle Saucony sono state buone e chi l'ha venduta è stato esauriente con le caratteristiche che trovate anche nel pezzo scritto su Trail Running; unico appunto quello del prezzo rapportato al modello. L'ho pagata 116 € che per una scarpa nuova presa in un negozio è ragionevole, ma se mi viene venduto un modello che ha due anni mi aspetto due cose. Un prezzo forse proporzionato, ma soprattutto che mi venga detto 


SAUCONY MAD RIVER test a cura di Trail Running a cura di Gianluca Gaggioli

(fd)

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