venerdì 19 novembre 2021

Due lutti colpiscono il modo dei runner. Ci lasciano Michele De Vecchi di soli 25 anni e Mario Frova

Doveva essere un normale allenamento di trail running per Michele De Vecchi quello di mercoledì sera. 
Una corsa che invece si è rivelata fatale.

Michele aveva solo 25 anni, un ragazzo sportivo, in buona salute, almeno apparentemente, il che rende più difficile trovare una spiegazione a ciò che è accaduto. 

Mercoledì Michele De Vecchi insieme ad un amico si è recato a correre lungo i pendii del castello di Collalto nel Trevigiano, come faceva spesso in preparazione a qualche appuntamento di trailrunnig, all'improvviso l'uomo è caduto a terra, l'amico ha provato a soccorre e ha immediatamente avvertito i soccorsi, purtroppo a nulla sono valsi i suoi sforzi e una volta arrivato il personale sanitario non ha potuto che constatare la morte di Michele. 

Non sono ancora note le cause del malore improvviso che ha fermato il cuore del giovane. 

Michele De Vecchi viveva a Falzè di Piave con la famiglia, si stava per laureare i Scienze Forestali, la natura, la montagna erano il suo mondo abbinate anche all'impegno civile, era anche consigliere comunale per il comune di Sernaglia della Battaglia. 

IL funerale di De Vecchi verrà celebrato sabato 20 novembre alle ore 15 nella Chiesa di Sernaglia della  Battaglia.


Non è il solo lutto che colpisce il mondo dei runner, in questi giorni è mancato anche Mario Frova, tesserato per la GSA Valsesia. 


Mario stavo lottando tenacemente contro una malattia, che purtroppo si è rivelata più forte della sua voglia di vivere. Il runner aveva 55 anni. I funerali si sono celebrati il 16 novembre. 

Qui l'ultimo saluto che la sua squadra gli ha tributato: 
"Carissimo Mario, ti abbiamo seguito in questa nuova “sfida” che purtroppo non è riuscita. Sei stato un maratoneta, e come tale hai lottato, ci hai creduto, la speranza non ti ha mai lasciato. “Ci vorrà del tempo, ma ce la farò “ dicevi.. e tutti avremmo voluto fosse così.Ci mancheranno la tua allegria, le risate negli allenamenti, la tua disponibilità alla causa del Gruppo. Ora con il tuo e nostro amico Mattia potrete correre senza confini. Sarai sempre uno di noi. Ciao Mario"


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