lunedì 13 settembre 2021

Manuele Caddeo ci racconta l'incidente di Carcare "Sto meglio, ma ho temuto per la mia vita."

Manuele Caddeo è uno dei ciclisti coinvolti nell'incidente di Carcare durante la terza edizione della Gran Fondo delle Alpi Liguri, con Mattia Magnaldi, Alberto Nardin e Alessio Gasperin. CLICCA QUI per il fatto. 

Da subito sono apparse più gravi le condizioni dei primi tre, Caddeo è stato ricoverato per un trauma toracico, vedendo un suo post di rassicurazioni per il suo stato di salute su Instagram lo contattiamo per una breve intervista. Gentilmente ci concede qualche scambio, essendo sotto ossigeno è meglio evitare di parlare e optiamo per i messaggi.  

B.C. Ciao Manuele innanzitutto come stai?

M.C. Sto un po' meglio rispetto a ieri, i dottori sono positivi per il mio polmone, ma devo aspettare ancora alcuni giorni per capire le conseguenze del trauma toracico e i versamenti interni che ho avuto.

B.C. Ti sei accorto dell'auto o l'impatto è stato talmente improvviso da non aver tempo di pensare? 

M.C. L'auto è stato un fulmine a ciel sereno, ultimi 300 metri, appaiati, si pensava solo a fare la volata finale per la vittoria. Alzando lo sguardo mi sono accorto che qualcosa non andava, ho visto l'auto che invece di fermarsi ha avanzato esattamente quando stavamo arrivando a circa 60/h. Ho provato a frenare, ma l'urto è stato inevitabile essendo l'auto di traverso lungo la carreggiata

B.C. Cosa hai provato in quel momento?

M.C. Sono un po' sotto shock e non so descrivere quei momenti perchè temevo per la vita, non riuscivo a respirare, mi sembrava di soffocare e sputavo sangue. Ancora ora faccio fatica a pensare a quell'istante e al dolore che ho provato

B.C. Come pensi sarebbe andata senza l'incidente?

M.C. Credo che la gara sarebbe finita quasi al fotofinish tra me, Mattia e Alberto, in quanto eravamo lanciati molto forte. Doveva essere più che altro un gioco, un divertimento, dato che non siamo professionisti e a prescindere dal momento agonistico, doveva concludersi con una birra, risate e qualche battuta tipica del nostro mondo

B.C. Avevi in programma qualche obiettivo sportivo particolare? O una gara  a cui tieni particolarmente?

M.C. Non ho particolari progetti sportivi. Il Covid e lo Smart Working mi hanno dato più tempo per pedalare e così ho avuto modo di allenarmi e confrontarmi con i migliori delle Granfondo, ma resta una pianificazione post famiglia e lavoro, quando e se è possibile. 
Mi sarebbe piaciuto andare alla 12 ore di Monza, una gara che feci l'anno scorso arrivando terzo. Quest'anno mi sarebbe piaciuto provare a vincerla. Avrei fatto come ultima gara dell'anno la Tre Valli Varesina, gara UCI ben organizzata, ma non so quanto ci vorrà per riprendermi e trovare anche una nuova bici, ruote.. si è spezzata in due. Tra l'altro ci tenevo moltissimo essendo la bici originale di Niki Tepstra con cui fece la Parigi Roubaix nel 2019 e comprai direttamente dal team grazie a un amico, un valore quasi inestimabile in quanto pezzo unico


Anche se lo scambio avviene via messaggio si percepisce il rammarico di Manuele. Ha ragione lui, non doveva andare così doveva finire con una volata e una birra per festeggiare. 

Auguriamo a Manuele e agli altri ciclisti coinvolti un in bocca al lupo e di poter recuperare in fretta. 


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