giovedì 29 luglio 2021

Gregorio Paltrinieri è argento! Contro tutto e tutti!

Gregorio Paltrinieri compie un vero e proprio miracolo. Chi non sa cosa sia successo penserebbe che chi scrive sia impazzito. Ma come? Il campione del mondo, il recordman europeo degli 800, colui che agli europei di Budapest ha dimostrato di essere un campione su tutti i fronti dominando in lungo e in largo anche nelle acque libere, ora diventa un fenomeno per un argento invece che usare toni smorzati dalla delusione?

Paltrinieri è inciampato nel mese di giugno nella mononucleosi che lo ha messo ko. Una malattia subdola come dichiara lui ai microfoni della federazione. Un lungo periodo fuori dall'acqua, a riposo assoluto per cercare in qualche modo di recuperare. Dopo le batterie degli 800 la sua grinta nella disperazione per non essere il Paltrinieri che tutti conosciamo. "Altri sarebbero rimasti a casa, sono stato fermo tutto luglio, ma volevo essere qui e provarci", queste le parole a caldo. Nella notte il suo capolavoro. Argento olimpico anche contro la mononucleosi! Un arrivo al cardiopalma. Vince l'americano Robert Finke in 7'41"87, 2° l'azzurro in 7'42"11, 3° l'ucraino Mykhaylo Romanchuk in 7'42"33.

"Parlare di miracolo è poco, neanche io avrei scommesso su me stesso. Ero un'altra persona rispetto alla batteria, avevo un'altra voglia di gareggiare. Un mio grande amico mi ha scritto alla vigilia che queste finali si vincono con il cuore. C'ho pensato e aveva ragione. Io ho sempre programmato tutto nella vita e ci avevo messo troppa testa, troppe idee, anche confuse. Oggi ce l'ho messa tutta, gli altri potevano adottare qualsiasi strategia, ma il cuore è quello che conta. Le cinque medaglie dell'europeo testimoniano che il percorso di avvicinamento alle Olimpiadi andava benissimo. Volavo e mi sentivo in gran forma. Poi la botta della mononucleosi e i sogni che si sgretolano. Passare da sentirsi come un Dio alle retrovie è dura. Ogni giorno mi lamentavo con il mio allenatore della nuotata. Avevo tutte le sere la febbre, questa è una malattia subdola. Con l'aiuto di tutti, soprattutto della famiglia che mi è stata vicino nei momenti più difficili, e di Fabrizio (Antonelli), ne sono uscito, soprattutto mentalmente. Vedere gli altri andare forte e io a letto è stato faticoso. Ma ho tenuto duro; sono ripartito dal basso. Ho iniziato piano piano ad allenarmi con le ragazze, a rifare i tempi in scalata. Questo 7'42 è veramente una cosa incredibile, da supereroi. Ho avuto la fortuna di essere in corsia otto, dove nessuno poteva marcarmi. Così me la sono goduta perché non partire da favoriti psicologicamente aiuta. Quando so di aver dato il massimo allora sono contento".

📸 Deepbluemedia

C'era attesa anche per il colosso, 2.02 per 98 kg di muscoli, di Torino Alessandro Miressi  nei 100 stile libero. Accreditato del 3° tempo nelle semifinali, non riesce l'acuto. E' 6° in 47'86". Il 3° tempo, quello valevole per prendere la medaglia, è di un solo centesimo in meno rispetto al suo record italiano (47'45" Budapest 2021). 

Eliminati sia Emanuela Fangio in semifinale dei 200 rana che Alberto Razzetti nei 200 misti.

Sul sito ufficiale si possono seguire i risultati delle fasi eliminatorie di ogni disciplina  sportiva 

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