Egan Bernaaaaaaaaaaaaal!
Che numero sul Giau! Lui è la Maglia Rosa, gli altri dovrebbero mettere in discussione la sua leadership ed invece è lui che attacca sulla "Cima Coppi"*di questo Giro d'Italia e gli altri non riescono a reagire. Sembra avere una marcia in più, dopo la vittoria a Campo Felice, è suo anche il tappone di montagna che da Sacile ha portato il plotone a Cortina.
* Cima Coppi: è così chiamata la cima più alta di tutto il Giro in onore dell'Airone di Castellania
La tappa n° 16 modificata:
Tappa n° 16. In origine di 212 km accorciata a 153 per il maltempo, tolto il Pordoi (ex Cima Coppi prevista, soli 6 metri di differenza con il Giau) e il Fedai, non perde di fascino le sfide delle ascese. Questa mattina Bernal aveva postato una foto che in un attimo aveva fatto il giro del web. L'altimetria della tappa di oggi (pre accorciamento) con la scritta in italiano, lui è colombiano:" Grinta ci vuole ... Questo è uno sport di merda".
Espressione colorita e ironia conseguente sono il contorno, la realtà è che proprio una giornata come questa avvicina gli sportivi di altre discipline al ciclismo, se non in diretta negli highlight che verranno proposti. Temperatura che è più vicina allo zero che alla doppia cifra, neve in qualche tratto a bordo strada, freddo, pioggia, fatica e le tattiche delle squadre che mirano alla generale per cercare di fermare il leader e la Ineos Grenadiers a difendere il suo capitano.
Ci pensa Egan Bernal a fare la corsa. Prende in mano la situazione e se ne va. Sarà lui a Milano a vestire la maglia rosa? Manca ancora una settimana, il suo vantaggio non è rassicurante e i km sono ancora tanti, ma i prodromi per vederlo in Rosa il 30 maggio ci sono tutti!
"Sono veramente contento, vincere con questa maglia è davvero importante. E' stata un'ottima tappa. Volevo dare spettacolo, questo è il ciclismo che mi piace. Quando ci sono le salite, il freddo, tappe lunghe, io ci credevo e la squadra ha lavorato bene"
Alla domanda su Pantani, sull'assomigliargli per l'atteggiamento in gara risponde:" Oggi in tanti mi urlavano Pantani, Pantani, Pantani. Erano davvero in tanti. E' il corridore che mi è piaciuto più di tutti, mi ha dato una carica in più. Ho una sua caricatura a casa mia, è l'unico ciclista che ho in casa. Siamo nati nello stesso giorno (13 gennaio - 1970 Pantani - 1997 Bernal) ed è un onore per me essere paragonato a lui".
Neanche a dirlo che nell'ascoltare l'eccellente italiano di Egan Bernal vengono i brividi nel sentirlo parlare di Pantani.
Per chiudere. Raggiunge in solitaria il traguardo di Cortina, per arrivare con la maglia rosa si toglie la mantellina a pochi metri dalla finish line con non poca fatica, rischia quasi di cadere, ma vincere e vincere una tappa di montagna con il "Rosa" indosso è tutt'altra cosa! "Non volevo arrivare con la giacca addosso, volevo vincere con la maglia rosa, la più bella del mondo". Forse è captatio benevolentiae, ma parafrasando Rosi per il crono di Cova:"Macchecefrega del perchè l'ha detto"! Una frase che gli fa onore e che non possiamo che condividere.
(Photo by LUCA BETTINI/AFP via Getty Images)
Le maglie al 24 maggio:
MAGLIA ROSA, leader della classifica generale: Egan Bernal
MAGLIA CICLAMINO, leader della classifica a punti: Peter Sagan
MAGLIA AZZURRA, leader gran premio della montagna: Geoffrey Bouchar
MAGLIA BIANCA, leader della classifica dei giovani: Egan Bernal
Il podio virtuale generale:
1° Egan Arley BERNAL GOMEZ, Ineos Grenadiers, 66:36:04
2° Damiano CARUSO, Baharain Victorious, 66:38:28, + 02:24
3° Hugh John CARTHY, Ef Education - Nippo, 66:39:44, + 03:40
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