mercoledì 3 marzo 2021

Da lunedì scuole chiuse in Piemonte. Ricomincia la DAD

E' di poco fa la notizia di alcune misure più restrittive che interesseranno il Piemonte. 

Alla luce dei dati dei distretti sanitari e della rapida diffusione del contagio soprattutto per quanto riguarda le varianti del virus, il Presidente Cirio ha diramato tramite la pagina Facebook, l'avviso che da lunedì verrà ripresa la didattica a distanza per la seconda e terza media e per le scuole superiori. 

In alcune zone dove la situazione sanitaria è più criticata verranno chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado, in particolare sono interessate le province di Torino, Cuneo, Vercelli e VCO. 

Si ricomincia quindi con la didattica a distanza, un argomento che divide anche gli esperti, da una parte vi è la giusta protezione della salute pubblica, dall'altra la socialità dei nostri ragazzi e l'insegnamento/apprendimento che subisce delle innegabili ripercussioni. Al momento dell'annuncio della chiusura delle scuole, nostro figlio Leonardo non ha gioito come al solito e questo ci fa riflettere rispetto alle reazione fin qui avute. 

Questo il comunicato del Presidente Cirio:

A partire da lunedì 8 marzo in Piemonte l’attività didattica di seconde e terze medie e delle scuole superiori si svolgerà in dad al 100%, per 15 giorni.
Venerdì 5 marzo, alla luce dei dati degli oltre 30 distretti sanitari del Piemonte, si procederà con misure più restrittive estendendo la didattica a distanza anche per gli ordini e gradi scolastici inferiori nelle aree dove l’incidenza dei contagi supera la soglia di allerta (250 casi ogni 100 mila abitanti) o sono presenti gli altri parametri in attuazione del nuovo DPCM (presenza certificata di casi da variante con azioni restrittive già attuate e incremento improvviso di contagi nell’ultima settimana).
Il nuovo DPCM indica le situazioni in cui anche in zona gialla o arancione, come nel caso del Piemonte, è necessario intervenire sulle scuole per contenere il rischio di rapida diffusione del contagio.
Oltre alla soglia di 250 casi ogni 100 mila abitanti definita dal Governo, gli epidemiologi della nostra Unità di crisi ci segnalano una allerta dove la media dell’ultima settimana è almeno doppia rispetto alle tre settimane precedenti. Il contagio in questa terza  fase pandemica ha colpito maggiormente la parte occidentale del Piemonte, mentre dati migliori si registrano nella parte orientale. Pertanto sono osservate speciali le aree del Torinese, Cuneese, Vercellese e Vco. Si aggiunge poi il tema della variante inglese, presente in modo diffuso in tutto il Piemonte nella metà dei casi e che ha una elevatissima velocità di diffusione e colpisce di più anche le fasce giovani della popolazione. 
Per questa ragione è necessario intervenire in modo rapido. 
Pur nella necessità di tutelare la salute, cercheremo di salvaguardare il più possibile la didattica in presenza nella fascia dagli 0 ai 6 anni, per gli studenti disabili e i laboratori. 
Sappiamo quanto sia difficile per le famiglie e lo sforzo che devono affrontare tutti i genitori. Abbiamo ricevuto garanzie dal Governo sull’attivazione immediata dei congedi parentali e dei bonus baby sitter.





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