martedì 9 febbraio 2021

Una valanga travolge due alpinisti, la morte di "Cala" Carlo Alberto Cimenti e Patrick Negro

Lo shock è corso velocissimo sul web nel tardo pomeriggio ieri sera, quando le testate giornalistiche hanno lanciato la notizia della morte di due alpinisti nelle montagne di Sestriere.

In un lampo tanti runner hanno dapprima condiviso la notizia e via via che passavano le ore sono comparse le immagini insieme a "Cala", chi sulla neve, chi sui campi gara dei trail. Le parole sono tutte di grande dispiacere, incredulità, dolore per un'assenza che solo il distacco improvviso della morte di una persona crea.

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Carlo Alberto Cimenti, 45 anni, era una leggenda dell'alpinismo a soli 12 aveva raggiunto la cima del Monte Bianco insieme al padre, nel 2017 aveva scalato il Dhaulagiri, quota 8156 metri scendendo con gli sci da 7000 metri, nel 2019 la sua impresa più grande la vetta del Nanga Parbat la nona montagna più alta del mondo.  Sempre nel 2019 sale il Gasherbrun, in quell'occasione aveva anche salvato il suo compagno di avventurail medico Francesco Cassardo, precipitato con gli sci. 

La morte l'ha trovata invece sulle montagne di casa, con l'amico Patrick Negro, 50 anni, membro della direzione sportiva del Ssestrière, entrambi residenti a Pragelato ed entrambi esperti della zona, che come si suole dire conoscevano come le loro tasche.  I due si trovavano a Sauze di Cesana per un'escursione sugli sci quando sono stati travolti da una valanga. Il segnale della sua arva è stato localizzato in profondità sotto la valanga che si è staccata dalla zona Cima del Bosco e Col Chalvet. 

Ad avvertire i soccorritori i famigliari preoccupati del ritardo nel rientro dei due amici. Nonostante l'intervento tempestivo e la corsa contro il tempo della squadra di soccorso, al ritrovamento non si è potuto che accertare la morte dei due alpinisti. 

Carlo Alberto era anche molto conosciuto nell'ambiente del trail running. 

Il 14 febbraio Cala avrebbe compiuto 46 anni. Lascia la moglie Erika Siffredi, anche lei alpinista, sposata solo due anni fa. 

L'ultimo suo post su Facebook risale alla notte tra domenica e lunedì, un messaggio che testimonia una volta di più il suo grande amore per la montagna : "Oggi mi sono dilettato in una nuova tipologia di selfie: i selfie in movimento 🙂, ispirato da uno scenario sempre magico, quello del fuoripista dei 13 laghi nella Prali Natural Ski Area Prali Ski Area  goduto in assoluta solitudine". 



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