lunedì 8 febbraio 2021

Massimo Chivetto e i pentafinisher de Le Porte di Pietra!

Il 15 maggio si avvicina, mancano 3 mesi a Le Porte di Pietra e le iscrizioni procedono a spron battuto. Lo stesso ritmo è quello imposto dai lanci social sui canali Bio Correndo e della manifestazione. Su IG e FB de Le Porte potete scoprire le novità, ma anche rivivere i momenti più emozionanti delle edizioni passate.

"Il podio è per pochi, la gara è per tutti" F. Massa

Un aspetto a cui gli organizzatori tengono molto è la classifica dei pentafinisher. In cosa consiste? Semplice, un elenco di coloro che hanno concluso almeno 5 volte la 72 km, la distanza regina della manifestazione. Un premio alla 5^ partecipazione per la fiducia riposta e il grazie per aver scelto per 5 volte anche non consecutive. 

Gli anni passano, le edizioni si susseguono e per alcuni atleti si avvicina la 10^ partecipazione o addirittura è superata. Il leader è Andreino Boggeri con 12 volte finisher, forse 13, mentre tra le donne la più "affezionata" è Simonetta Castelli con 6 volte al traguardo di Cantalupo. In 65 complessivi compaiono nella lista, nomi che non troveremo negli annali tra i vincitori o a podio, ma che hanno un posto speciale nella storia de Le Porte di Pietra proprio per la loro assiduità e la voglia di vivere il territorio wild della Val Borbera.

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Due gli atleti che se porteranno a termine la prova dell'edizione 2021 staccheranno la doppia cifra. Uno è Corrado Vacca, l'uomo di Morbello che non sente la fatica. Sul blog sono state più volte raccontate le sue prove da ultraman, anche se il suo atteggiamento è sempre pacato, semplice, quasi incredulo che le ultraprove siano oggetto di interesse, come se avesse fatto il giro del palazzo invece che una 300 km nei monti della Valle d'Aosta.

L'altro è Massimo Chivetto, il valenzano che proprio oggi compie gli anni. 53 (Bio Auguri!) per l'esattezza, ma con la voglia di un teenager di mettersi in gioco e raggiungere il suo personalissimo obiettivo, quello di essere un Decafinisher. Lo scorso anno per compensare il rinvio causa Covid dell'evento si era messo in viaggio da Valenza a Crea e ritorno, anche per ricordare e onorare qualche amico caduto a causa del Coronavirus; quest'anno potrà dar sfogo alla sua voglia di vivere la 72 km dal primo all'ultimo metro sognando il traguardo, sognando di essere 10 volte 10 finisher! 

Un breve scambio telefonico per sapere come sta...

"Ho perso qualche chilo, qualche accortezza alimentare e la corsa hanno fatto il resto. 2 anni fa ho corso con qualche chilo in più, mi piace dire con due zaini. Quello della corsa e il surpluss dei chili, ma comunque l'edizione 2019 l'ho portata a termine bene, stavo proprio bene".

Qual è l'edizione che ricordi con più piacere?

"La mia seconda partecipazione, è stata quella in cui ho chiuso con il mio miglior crono: 11h10'. Era il 2012, il mio anno migliore. 3h15' in maratona, la vittoria nel campionato AICS, è stato per me un anno memorabile".

9 partecipazioni, la prossima sarà la 10^. Le Porte hanno indubbiamente per te un fascino speciale.

"E' così, è una gara che non riesco a non farla. Il percorso lo conosco ormai a memoria, ma è soprattutto quando sono nei sentieri, sul percorso delle Porte che sento e che scopro ogni volta qualcosa di nuovo e che mi affascina sempre di più. Non ce la faccio a non tornare".

Dopo la 10^?

"Non lo so, può essere che continui, potrebbe anche essere che torni in Val Borbera per correre e allenarmi, perchè il richiamo è troppo forte. Intanto il 5 aprile sarà a Carbonara per correre la 50 km come allenamento per le Porte"

L'aspetto wild è sempre presente, uno scambio sull'attualità e l'arrivederci sui campi gara.


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