Era il 2014 l'atleta svedese Mikael Lindnord era impegnati con altri connazionali in una durissima competizione in Ecuador, l'Adventure Racing World Series, una gara a tappe che prevede corse nel fango e sulla sabbia, scalate di pareti rocciose, stagni e paludi da attraversare.
Durante una pausa Mikael capitano del Team Svedese, vide un randagio sporco e denutrito e decise di condividere con lui una polpetta. Quel piccolo gesto è stato l'inizio di una grande e fedele amicizia.
Quel randagio, chiamato dagli atleti Arthur ha deciso di adottare la squadra svedese e Mikael in particolare e non lasciarli più. Li ha accompagnati per tutta la durata della manifestazione, sotto la pioggia, nel fango, non importa quali fossero le difficoltà. Durante il percorso uno degli atleti si è infortunato e il fedele cagnolino è rimasto di guardia in attesa che gli altri si prendessero cura di lui e potessero riprendere la corsa.
Il Team svedese ha così attraversato il traguardo con un componente in più.
Il legame che si era creato con Arthur a quel punto era così forte che non si poteva lasciare in Ecuador, Mikael decise di portarlo con sè e così il cagnolino volò in Svezia ed entrò di diritto a far parte della famiglia, accolto dalla moglie dell'atleta Helena e dai loro due bambini.
Arthur si è subito adattato alla comoda vita svedese ringraziando i suoi salvatori con tutto l'amore e l'affetto che solo un cane sa dare.
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Purtroppo alcune settimane fa ad Arthur è stato diagnosticato un tumore non operabile alla schiena e nel giro di alcuni giorni è morto.
Questo il commovente post che Mikael ha scritto su Instagram: "Non riesco a respirare e non riesco a vedere a causa di tutte le mie lacrime. La tua vita era più grande della vita stessa e ti vedo e ti sento ancora ovunque in casa. Hai avuto un cuore che era più grande di tutti. La tua anima era bella e pura. E' strano, ma amavi la neve ancora di più dei bambini e il tuo spirito combattivo era più forte di qualsiasi cosa a cui ho assistito".
Mikael ha anche voluto esprimere un ringraziamento speciale alla Nazione dove tutto ha avuto inizio : " Grazie Ecuador per averci prestato questa bellissima anima."
La storia dell'avventura in Ecuador di Mikael e di Arthur è stata raccontata dallo stesso atleta svedese in un libro pubblicato in Italia nel 2016 " Il cane che attraversò la giungla per tornare a casa" edizioni Newton. E' in programma anche la realizzazione di un film dal titolo "Arthur The King".
Foto: Krister Goransson
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