lunedì 14 dicembre 2020

L'incredibile storia di Arthur. Il cane ecuadoriano che ha adottato il team svedese

Questa è la commovente storia di Arthur, una storia di sport e di amicizia che ha superato i limiti linguistici e di specie. 

Era il 2014 l'atleta svedese Mikael Lindnord era impegnati con altri connazionali in una durissima competizione in Ecuador, l'Adventure Racing World Series, una gara a tappe che prevede corse nel fango e sulla sabbia, scalate di pareti rocciose, stagni e paludi da attraversare. 

Durante una pausa Mikael capitano del Team Svedese, vide un randagio sporco e denutrito e decise di condividere con lui una polpetta. Quel piccolo gesto è stato l'inizio di una grande e fedele amicizia. 

Quel randagio, chiamato dagli atleti Arthur ha deciso di adottare la squadra svedese e Mikael in particolare e non lasciarli più. Li ha accompagnati per tutta la durata della manifestazione, sotto la pioggia, nel fango, non importa quali fossero le difficoltà. Durante il percorso uno degli atleti si è infortunato e il fedele cagnolino è rimasto di guardia in attesa che gli altri si prendessero cura di lui e potessero riprendere la corsa. 


Il Team svedese ha così attraversato il traguardo con un componente in più. 



Il legame che si era creato con Arthur a quel punto era così forte che non si poteva lasciare in Ecuador, Mikael decise di portarlo con sè e così il cagnolino volò in Svezia ed entrò di diritto a far parte della famiglia, accolto dalla moglie dell'atleta Helena e dai loro due bambini. 

Arthur si è subito adattato alla comoda vita svedese ringraziando i suoi salvatori con tutto l'amore e l'affetto che solo un cane sa dare. 

SEGUI FB BIO CORRENDO 

ORDINA il NUOVO LIBRO di Fulvio Massa: 360 TRAIL!!!

Purtroppo alcune settimane fa ad Arthur è stato diagnosticato un tumore non operabile alla schiena e nel giro di alcuni giorni è morto.

Questo il commovente post che Mikael ha scritto su Instagram:  "Non riesco a respirare e non riesco a vedere a causa di tutte le mie lacrime. La tua vita era più grande della vita stessa e ti vedo e ti sento ancora ovunque in casa. Hai avuto un cuore che era più grande di tutti. La tua anima era bella e pura. E' strano, ma amavi la neve ancora di più dei bambini e il tuo spirito combattivo era più forte di qualsiasi cosa a cui ho assistito". 

Mikael ha anche voluto esprimere un ringraziamento speciale alla Nazione dove tutto ha avuto inizio : " Grazie Ecuador per averci prestato questa bellissima anima."

La storia dell'avventura in Ecuador di Mikael e di Arthur è stata raccontata dallo stesso atleta svedese in un libro pubblicato in Italia nel 2016 " Il cane che attraversò la giungla per tornare a casa" edizioni Newton. E' in programma anche la realizzazione di un film dal titolo "Arthur The King". 

Foto: Krister Goransson

SEGUI FB BIO CORRENDO 

Segui il CALENDARIO Bio Correndo per gli aggiornamenti


Il negozio per i Podisti e non solo!

Nessun commento:

Posta un commento