In Italia senza un GSM (Gruppo Sportivo Militare) è (quasi) impossibile percorrere la strada del professionismo. Fatto che a volte è fonte di messa in discussione sui PRO dell'Atletica Leggera, ma è indubbio che allo stato attuale delle cose, i vari GSM, sono fondamentale per dare continuità a quegli atleti che hanno concluso il periodo scolastico o che anche prima dimostrano qualità che meritano di essere sostenute con un lavoro alle spalle che permetta loro di allenarsi, progredire e cercare un'élite internazionale con la certezza di uno stipendio.
Ieri pomeriggio sui mie canali social i complimenti all'unico piemontese della lista: Pietro Arese, mezzofondista e più volte campione italiano. Dalla SafAtletica alle Fiamme Gialle per una nuova vita sportiva. Gli altri? Larissa Iapichino, quel 6.80 a Savona è ancora nella mente di tutti, l'astista triestino Max Mandusic, il marciatore emiliano Riccardo Orsoni, il velocista siciliano Matteo Melluzzo e l' ostacolista lombardo Chituru Ali.
A tutti loro buon lavoro e che il vento spiri nella direzione voluta! Non troppo però, l'anemometro è un parametro importante di equilibrio e concentrazione.
Nessun commento:
Posta un commento