martedì 10 novembre 2020

E voi? Ve lo sentite lo spirito trail? 360 Trail il libro di Fulvio Massa

360 Trail
, capitolo 1° Il Trail Running, inizia così il manuale dedicato alla disciplina della corsa in natura di Fulvio Massa

Nello scorso post abbiamo iniziato dalla fine, dall'ultimo capitolo, questa volta partiamo dall'ABC del Trail Running. 

Che cos'è il Trail Running? 
Con il termine Trail Running si intende la corsa di media e lunga distanza effettuata su terreni naturali, condotta in regime di semi-autonomia. 
Questa la definizione letterale che distingue una gara di Trail da un cross, la discriminante è proprio la semi autonomia, il concorrente deve essere autonomo tra un check point e l'altro dal punto di vista idrico, alimentare, dell'equipaggiamento e possibilmente della comunicazione.

Più interessante è la seconda definizione della disciplina che ci offre Fulvio Massa. Cosa è quindi realmente il trail? 
È un modo di concepire lo sport in natura in maniera totale, integrandosi con essa attraverso il corpo e lo spirito. Il Trail è un modo di vivere la competizione più con sé stessi, una sfida personale, non è raro infatti vedere due atleti arrivare insieme dopo aver condiviso gioie e fatiche.

Ma cos'è lo spirito Trail per atleti e organizzatori?

In ogni capitolo del manuale oltre agli approfondimenti dedicati alla materia vi sono diversi contributi dei protagonisti del Trail Running. 

Interessante in questo capitolo l'intervista a Paolo Germanetto, responsabile tecnico nazionale per i settori di corsa in montagna, Trail e ultradistanze. 

Si parlava, però di spirito trail. 

Originale la definizione che dà Enrico Pollini, organizzatore Ultrabericus Trans d'Havet : " Lo spirito trail? È un anarchico e delicato equilibrio tra amore per la natura, sana competizione, essenzialità, misura dei propri limiti, fair play, meditazione, goliardia e rispetto. Esisteva anche prima che si iniziasse a usare il termine e nonostante l'evoluzione, le mode e qualche svarione che inevitabilmente capita quando crescono i numeri, esiste ancora: lo leggo negli sguardi della stragrande maggioranza dei finisher che ricevo al traguardo. "

Francesco Puppi la pensa così: "Penso che lo spirito trail uno non debba cercarlo debba sentirselo e basta. È un modo di interpretare il trail che ci porta ad avvicinarsi alla natura e a prendere distacco dal mondo antropico. Penso sia distante dalla direzione verso cui ora il trail si sta rivolgendo in senso lato, a livello mondiale e commerciale. È una sensazione per sua natura introspettiva, che non esclude la prestazione, ma la rende una peculiarità molto individuale, è il muoversi in un territorio selvaggio come farebbe un giovane lupo, agile, veloce, efficace. Quando ci troviamo in un ambiente naturale senza essersi persi, ma senza nemmeno sapere esattamente l'ora e il luogo ci stacchiamo dai pensieri e liberiamo la mente: allora possiamo trovare un senso di appartenenza che fa corrispondere chi siamo allo spazio e al tempo in cui siamo immersi. Ed è lì che si sente lo spirito del trail: un'energia che ci porta a correre più forte, a comprendere il modo migliore per muoverci in agilità, ad ampliare la nostra percezione"

E voi? Ve lo sentite lo spirito trail?



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