domenica 18 ottobre 2020

Il 18 ottobre 1968 Bob Beamon cambiò la storia del salto in lungo. Un momento storico!

L' "accadde oggi" non sempre ha una stessa fonte. I grandi momenti hanno una risonanza generale anche sui canali dei giornali a tiratura nazionale, soprattutto se riguardano un personaggio italiano o avvenuto sul territorio nazionale. Altri invece arrivano per caso ingenerando un'emozione prima con l'immagine e poi con le parole.

Questo genere di ricorrenze viene da me proposto per lo più sui social network dove la foto domina sul contenuto. Quello di questa sera arriva da una condivisione di Saturnino Palombo, atleta di buon livello che la provincia di Alessandria ha avuto il piacere di veder correre e ben figurare poco meno di una decina di anni fa.

Il 18 ottobre 1968 un ragazzo dal nome Bob Beamon a Città del Messico, alle Olimpiadi, compì una vera e proprio rivoluzione! La specialità dell'afroamericano era il salto in lungo e in quell'occasione volò a 8.90! 55 cm in più del precedente record del mondo, un gesto tecnico senza precedenti che resisterà ad ogni attacco fino alle sfide degli anni fine 80 - 90 fra Carl Lewis e Mike Powell. Altri due americani con il 2° che 23 anni dopo riuscì a volare a 8.95. Ancora oggi è record olimpico e quel giorno che Beamon non seppe ripetere fu davvero magico a tal punto che "Beamonesco" divenne un termine per indicare una prestazione straordinaria. La mia generazione che non l'ha vissuto in diretta ma nei racconti e nelle storie raccontate in tv non può che esserne ammagliato e forse anche dispiaciuta per non poter dire "Io c'ero"!

C'è chi sogna di essere un maratoneta, chi saltare l'asticella a 2m50, chi di essere il più veloce di tutti nei 100 mt. Ecco, se chiudo gli occhi non posso non voler saper prendere una rincorsa e con un solo balzo saltare, volare a 9 metri o giù di lì.





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