Il 18 ottobre 1968 un ragazzo dal nome Bob Beamon a Città del Messico, alle Olimpiadi, compì una vera e proprio rivoluzione! La specialità dell'afroamericano era il salto in lungo e in quell'occasione volò a 8.90! 55 cm in più del precedente record del mondo, un gesto tecnico senza precedenti che resisterà ad ogni attacco fino alle sfide degli anni fine 80 - 90 fra Carl Lewis e Mike Powell. Altri due americani con il 2° che 23 anni dopo riuscì a volare a 8.95. Ancora oggi è record olimpico e quel giorno che Beamon non seppe ripetere fu davvero magico a tal punto che "Beamonesco" divenne un termine per indicare una prestazione straordinaria. La mia generazione che non l'ha vissuto in diretta ma nei racconti e nelle storie raccontate in tv non può che esserne ammagliato e forse anche dispiaciuta per non poter dire "Io c'ero"!
C'è chi sogna di essere un maratoneta, chi saltare l'asticella a 2m50, chi di essere il più veloce di tutti nei 100 mt. Ecco, se chiudo gli occhi non posso non voler saper prendere una rincorsa e con un solo balzo saltare, volare a 9 metri o giù di lì.
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