giovedì 10 settembre 2020

La favola di Jimmy Butler. Dalla strada alla finale Conference di basket NBA

La storia di Jimmy Butler sembra una favola oppure un romanzo di Charles Dickens, un Oliver Twist moderno. 

A 13 anni Jimmy viene letteralmente sbattuto fuori di casa dalla madre, stanca delle tante privazioni a cui si era sottoposta per crescerlo dopo che il padre di Jimmy l'aveva abbandonata quando aveva saputo che era incinta. 

Il ragazzo si trova da solo in uno dei sobborghi più pericolosi di Houston, la sua vita sembra già segnata, senza una casa, senza famiglia, senza una guida a Tomball, un quartiere con un tasso di criminalità altissimo.

Per 4 anni sopravvive chiedendo ospitalità agli amici, rivolgendosi alle associazioni benefiche e a volte dormendo sotto i ponti. Fortunatamente qualcosa lo tiene lontano dai cosiddetti "brutti giri", Jimmy non è un ragazzo facile, ma non è e non vuole essere un delinquente. Nonostante la sua situazione continua a frequentare la scuola e  nel tempo libero gioca a basket, la sua passione. Gira da un campetto di quartiere all'altro sfidando gli altri ragazzi. 

A 17 finalmente un primo colpo di fortuna, Jimmy frequenta la Tomball High School  ed è tra i giocatori della squadra di basket della scuola, uno dei suoi compagni Jordan Leslie lo sfida  in una gara da 3 punti. A Jordan inizialmente Jimmy non piace, vuole dimostrare di essere lui il migliore, in effetti il ragazzo è bravo, ma Jimmy vince di superiorità. Come spesso accade, se le persone sono intelligenti, da un'iniziale competizione si passa a una amicizia sincera e profonda. Jordan ammira il talento di Jimmy e i due iniziano ad allenarsi insieme, non solo Jordan invita a casa l'amico e la mamma, Michelle, conosciute le difficili condizioni di vita del ragazzo, decide di farlo vivere con loro. 

Jimmy Butler trova un amico, una casa e una famiglia e che famiglia, un padre, una madre e 7 fratelli.

Jimmy ripaga la gentilezza e l'affetto della sua nuova famiglia facendo ciò che gli riesce meglio giocare a basket, nonostante però un'ottima stagione alla Tomball High School il ragazzo viene scelto dal modesto Tyler Junior College. Quella che potrebbe sembrare un ulteriore ostacolo che la vita gli pone davanti diventa per Jimmy una sfida e così dopo una stagione superba viene ingaggiato dalla più prestigiosa Marquette University. 

La carriera di Jimmy prosegue per il meglio, si mette in luce per le sue qualità e si fa apprezzare da diversi coach. A 21 anni Jimmy inizia a pensare seriamente all'NBA. A Portmouth viene organizzato un torneo dove i giovani talenti hanno la possibilità di mettersi in mostra . Jimmy Butler viene giudicato il miglior giocatore del torneo, è fatta! I Chicago Bulls mettono gli occhi su di lui, è un giocatore NBA. 

Durante la cerimonia dei Chicago Bulls Jimmy si fa accompagnare sul palco da Michelle, la sua "vera mamma", non quella che lo ha partorito, ma quella che lo ha accolto,  gli ha dato affetto, quella che ha sempre creduto in lui. 

Da lì in poi l'ascesa: 

- 5 convocazioni all'All Star Game

- 4 volte nei migliori quintetti difensivi della satgione

- 2 volte nei migliori  quintetti NBA della stagione

- ha firmato un contratto da 140 milioni di dollari con i Miami Heat

E ora?  E ora Jimmy Butler è in finale di Conference, pronto a puntare a un titolo con la sua squadra. 








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