giovedì 10 settembre 2020

Il "Ribelle Chiriotti" sui sentieri della Val Borbera per il Cammino dei Ribelli!

La chiacchierata con Mauro Chiriotti è stata talmente interessante che i pezzi per Il Monferrato sono stati 2. Uno di presentazione generale e l'altro su Il Cammino dei Ribelli.  Già la descrizione del sito è memorabile, anche perchè la domanda "Perchè ribelli" è d'obbligo:" Erano ribelli i partigiani che qui si opposero al regime nazifascista. Erano ribelli i banditi e le comunità che contrastarono le imposizioni feudali e monarchiche. Erano ribelli le tribù di Liguri che si opposero all’invasione dei Romani. Sono ribelli i contadini e i pastori che scommettono nel lavorare questa terra. Sono ribelli i giovani che qui si innestano per ri-scoprire e re-inventare la valle. Sono ribelli i camminatori di ieri e di oggi, che tramandano questi antichi, aspri sentieri, e ne garantiscono la sopravvivenza".


Ribelli è anche l'appellativo di chi affronta i 130/140 km nella wild Val Borbera, quella che abbiamo imparato a conoscere grazie a Le Porte di Pietra e in questi anni grazie al preziosissimo lavoro di Irene Zembo: www.borberambiente.it 
L'entusiasmo di Mauro è contagioso. Zaino in spalla per un viaggio, un cammino in tenda. L'incontro con gli animali selvatici, alcuni anche di notte vicino alla tenda "Sentivo che rosicchiavano ma ho preferito non uscire dalla tenda per controllare". Gli incontri con gli anziani dei paesi che attraversava che nel vederlo come un viandante lo "intervistavano" sulle sue intenzioni. L'aspetto selvaggio di questo giovane cammino (2 anni di vita) seguendo i sentieri del CAI con una buona dose di capacità di orientamento nei boschi che si attraversano. 

La partenza dalla sua San Salvatore anzichè da Arquata, punto di partenza e arrivo del cammino, per dare un senso completo al viaggio. Le emozioni di chi viaggia da solo con un incontro speciale sul finire del viaggio. L'arrivo del penultimo giorno a Bosco Marengo è stato tardivo. I locali, i bar erano chiusi. Il pensiero che avrebbe saltato la cena è più una certezza che un'ipotesi. La tenda piantata vicino alla Chiesa del paese, però, ha incuriosito un signore che si è avvicinato per conoscere il Ribelle Chiriotti. Non c'è voluto molto affinchè scattasse la solidarietà. Il tempo di recarsi presso la propria abitazione e far ritorno con del cibo, anche abbondante da avanzarne per la colazione del giorno dopo.

Non sono un esperto di Cammini e delle storie che li circondano, anche se di recente è capitato di ascoltarne diverse; quello che sembra essere una sensazione esplicita, è la capacità delle persone di attrarre e di essere attratta, allontanando per una volta la diffidenza che circonda il genere umano.

Mauro ci teneva che ad avere luce, più che lui, fossero le foto, le immagini che ha scattato durante il Cammino, perchè a vincere è la natura con i suoi colori e i suoi meravigliosi panorami.









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