Una turista di origini russe si è resa protagonista di un'avventura sul Monte Rosa che poteva avere un risvolto tragico.
La donna si è avventurata senza un abbigliamento adeguato, ma semplicemente in short e senza attrezzatura sul ghiacciaio del Grenz sul versante nord-ovest del Monte Rosa.
La turista è caduta in un crepaccio a una profondità tra i 10 e i 15 metri e lì è rimasta per ben due giorni.
Fortunatamente degli alpinisti hanno sentito i lamenti e hanno avvertito i soccorsi, che prontamente hanno recuperato la sventurata. La turista è stata trasportata in ospedale in elicottero e incredibilmente non ha riportato ferite, solo una leggera ipotermia.
Probabilmente la caduta è stata fermata da un ponte di neve che ha impedito al corpo di rimanere incastrato nel ghiaccio. Quasi un miracolo riuscire a sopravvivere solo in pantaloncini a quella quota per più giorni.
Nella foto il crepaccio dove è caduta la donna.
Avventatezza, poco esperienza o semplicemente stupidità? I gestori dei rifugi raccontano che quasi ogni giorno devono dissuadere degli ospiti dal partire senza attrezzatura, non legati o comunque in condizioni da mettere se stessi, ma anche i soccorritori in pericolo, senza considerare anche i costi di recupero.
Spesso dei titoli sensazionalisti riportano "la montagna ha ucciso..", la montagna non uccide, ma va rispettata e affrontata con la giusta esperienza, non ci si inventa alpinisti. Un'azione avventata comporta delle conseguenze per se stessi e per gli altri.
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