domenica 21 giugno 2020

Squalifica di 12 anni per l'atleta etiope Etaferahu Wodaj

Una squalifica esemplare per l'atleta etiope Etaferahu Wodaj.

L'atleta che vanta un personal best in maratona di 2h27'21" era stata trovata positiva a un mix di Epo e testosterone. Durante il processo la Wodaj ha portato a sua difesa un certificato medico di una clinica privata in cui si dichiarava che alcuni giorni prima della gara era stata sottoposta a delle cure mediche.
In seguito l'atleta ha depositato altri due certificati di un ospedale di Adis Abeba dove  le sarebbe stata effettuata una trasfusione di sangue.

Nel primo certificato risultava inoltre che il medico le avrebbe prescritto una cura a base di Epo da assumere per tre settimane, peccato che la clinica in cui si sarebbe rivolta la Wodaj era stata chiusa tre settimane prima della data del certificato e che il dottore che lo avrebbe firmato non risulti in nessun elenco della stessa struttura.  Un tentativo abbastanza ridicolo di ingannare la giustizia sportiva.
Anche gli altri due certificati, dai controlli presso l'ospedale, sono risultati falsi.

Risultato doppia squalifica, oltre a quella per doping, l'atleta si è vista imputare una pena per frode per un totale di 12 anni.
La Wodaj finirebbe di scontare la squalifica nel 2034 a 45 anni.
Si può presumere che la carriera sportiva dell'atleta termini qui.

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