martedì 5 maggio 2020

Lettera aperta dei delegati running al Segretario Fidal. Serve più dialogo e collaborazione

Il 30 aprile è apparso su Il Corriere dello Sport un articolo, che ha fatto molto discutere sui 12 punti proposti in una bozza dalla Fidal per quanto riguarda l'organizzazione delle prossime competizioni.



Per chi se lo fosse perso CLICCA QUI per il testo completo.

E' di ieri, invece una lettera aperta pubblicata dal sito Corritalia da parte di alcuni importanti organizzatori di manifestazioni podistiche. La lettera è rivolta al Segretario della Fidal nazionale, nel corpo viene lamentata la mancanza di comunicazione e di effettiva collaborazione tra Fidal e delegati running visti i gravi problemi che questi si troveranno ad affrontare per rispettare le misure di sicurezza in questo periodo di convivenza col virus.

Sotto il testo completo della lettera.

Caro Segretario,
abbiamo avuto modo di apprendere che la Federazione starebbe scrivendo a quattro mani con i rappresentanti degli organizzatori delle Linee Guida per tornare alla pratica agonistica delle corse su strada.
Lo abbiamo appreso dalle sue interviste al Corriere dello Sport e dal blog di Cesare Monetti, oltre che da una mail inviata ai Presidenti Regionali nella quale la Fidal conferma che la bozza Linee Guida discende dai suggerimenti ricevuti dai Presidenti Regionali e dal gruppo di lavoro formato dagli organizzatori di maratone e mezze Gold e Silver.

Siamo a rilevare che il fitto scambio di idee di cui si parla nei suddetti articoli, tra noi e la Federazione, in realtà ad oggi si limita all’aver ricevuto da parte delle Federazione stessa una bozza di Linee Guida, non in esclusiva, e poi una nuova bozza che veniva presentata come lavoro comune anche fra Delegati Running e Federazione. Il che non è.
Siamo a contestare tale modo di descrivere i rapporti fra ufficio Running e Delegati delle maratone e mezze Gold e Silver che fino ad oggi limita il confronto all’invio unidirezionale da parte vostra delle bozze di Linee Guida da presentare al Governo. Da parte nostra stavamo preparando una risposta che raccogliesse le posizioni del maggior numero possibile di organizzatori.

Gli organizzatori si pongono in questo momento più di un problema sul ritorno alla normalità, sul superamento della paura e degli effetti del virus per poter eliminare il distanziamento sociale, per tornare a stare insieme a gareggiare. I mass event comportano necessariamente forti assembramenti in partenza, arrivo e nelle fasi preliminari e successive alle gare. Le manifestazioni sono esperienze di socialità e comportano spostamenti sul territorio, in funzione turistico-sportiva, la presenza di pubblico, sponsor che vogliono esser legati a feeling positivi.
La situazione attuale non permette tutto questo e stiamo verificando noi con gli organizzatori Gold e Silver, su cui pesano responsabilità e costi delle manifestazioni, se e come in questa situazione sia il caso di rimettere in moto. Le nostre risposte non tarderanno ad arrivare.
La invitiamo però a non richiamare la nostra condivisione di decisioni della Federazione, né in interviste, né in comunicazioni ufficiali ad altri organismi federali perché questo non corrisponde alla realtà dei fatti.
Ne approfittiamo anche per ribadire che i temi del dialogo da aprire subito fra Fidal e organizzatori riguarda anche la proposta da noi inviata e che chiedeva per il 2021
- l’abbandono delle tasse gara
- l’eliminazione delle tasse di affiliazione delle società
- il procrastinare la validità delle tessere di tutte le categorie al 31/12/2021 ed il mantenimento dei label delle gare per il 2021.
Su questo restiamo in attesa di risposta da parte della Federazione. Questo tema è nelle corde delle decisioni che la Fidal può assumere ed è stato presentato in modo formale e preciso. Vorremmo una risposta, a maggior ragione ora che apprendiamo che la Federnuoto e la Federazione del Volley hanno previsto l’azzeramento di questi costi e di costi similari per le loro società, mentre la Fidal ha parlato di un intervento ai soli iscritti delle categorie promozionali, i cui costi di tesseramento sono fra
l’altro irrisori rispetto a quelli delle categorie master, che sono quelle maggiormente interessate ai nostri eventi di massa.
I protocolli di sicurezza si muovono al momento verso una situazione ignota e hanno bisogno di interpretare scenari in divenire. Vorremmo poter interpretare con la Fidal quanto sentiamo da organizzatori e runner e difendere quelle posizioni per le responsabilità che portiamo sul futuro della corsa. Questa volta non è scontato che affrontando la situazione senza una cassetta degli attrezzi adeguata e senza capire le esigenze di tutti, vi sia un futuro anche per la Federazione.
Ci riserviamo infine di inviarvi entro la entrante settimana le osservazioni sulla bozza di linee guida inviateci.

I Delegati Running
Lorenzo Cortesi
Ferruccio Demadonna
Laura Duchi
Stefano Righini

Al di là delle varie considerazioni diventa difficile immaginare di poter organizzare una gara podistica in questo periodo di convivenza col virus. Verranno sicuramente pubblicate altre linee guida, cercando di tenere in considerazione le varie parti coinvolte, ma al momento le difficoltà organizzative e i costi elevati porteranno principalmente a delle rinunce.

Inimmaginabile in questo momento pensare a una nostra podistica, soprattutto a quelle estive,spesso organizzate con l'aiuto delle Proloco, che possa sostenere questo tipo di sforzo, senza contare il lato sociale che verrebbe a mancare, forse l'aspetto più importante per molti master.



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