lunedì 4 maggio 2020

Il decalogo del runner, la nuova normalità e ... saremo sempre un fastidio

 Il 4 maggio è finalmente arrivato. Da oggi si può tornare a correre, certo con qualche limitazione a seconda della Regione in cui si abita, ma grossomodo i nostri allenamenti possono riprendere.
In vista di cosa? Certamente non è possibile fissare un obiettivo agonistico, ma, fatto salvo coloro che in barba alle limitazioni hanno deciso di correre ugualmente fuori dalle regole, la sensazione di tornare a uscire di casa e di infilarsi in uno dei soliti percorsi sarà una sensazione tanto piacevole quanto agognata che il motivo della corsa sarà secondario rispetto al piacere di muoversi liberamente.

Riprendo da uno spunto di questa mattina: Tocca a noi, abbiamo noi il pallino in mano, spetta a noi gestire al meglio le prescrizioni che ormai conosciamo a menadito: distanziamento sociale, uso della mascherina nei luoghi chiusi o all'aperto quando il DS non è possibile ed evitare il più possibile assembramenti. Correre dove abitualmente corrono tutti è sconsigliato, il rischio è quello di trovarsi più o meno tutti alla stessa ora nello stesso luogo.

In questi giorni è uscito un decalogo per la ripresa, probabilmente è stato visto, letto (?!) e riletto, ma lo condivido ugualmente. La questione "runner untori" che abbiamo vissuto fin qui probabilmente non avrà una sua conclusione rapida; diciamola tutta, a chi non condivide la nostra passione siamo e saremo comunque un fastidio.








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