venerdì 24 aprile 2020

Marco Olmo quando la solitudine dei numeri primi è una risorsa

Amare la solitudine, il silenzio, non temere di restare soli con se stessi, di questi tempi rappresenta un'arma in più per superare questa fase di isolamento. 

Un uomo che è abituato alle attività in solitaria è senz'altro Marco Olmo.
Le sue imprese più famose lo hanno visto protagonista negli ambienti più estremi del nostro pianeta, ama il deserto come le vette delle montagne. In comune gli spazi aperti, le lunghe ore passate a correre senza quasi incontrare gli altri atleti, situazioni fisicamente pesanti, ma difficili soprattutto a livello mentale, situazioni in cui non si deve perdere la testa. 

Spesso essere una persona solitaria può essere visto in senso negativo, a volte si viene anche scherniti per questa caratteristica caratteriale, lo stesso Marco Olmo con la sua ironia sottile, ma pungente durante gli incontri pubblici fa riferimento all'opinione che hanno di lui alcuni compaesani, una caratteristica, però che diviene  un pregio in questo periodo. 
Ne sono testimonianza le due interviste rilasciate da Marco Olmo in queste settimane, l'ultima su La Stampa Cuneo di oggi. 

Alla domanda di come stia passando la quarantena Marco risponde : " La mia vita è abbastanza piatta, non esco molto di norma, se non per appuntamenti particolari. Sono abituato a stare a casa se non per la passeggiatina col mio cane che ormai è vecchio e quindi rimane nei 200 metri senza problemi."

E l'attività fisica? Marco nel rispetto delle leggi ha rinunciato alla corsa all'aperto, ma non a tenersi in forma, si dedica alla cyclette. 
Prima del lockdown nonostante un problema al ginocchio riusciva a correre tra i suoi boschi un'ora, un'ora e mezza incontrando al massimo qualche capriolo. 

Olmo si è trovato catapultato nelle limitazioni mentre si trovava all'estero, il mese di marzo infatti doveva essere ben diverso per l'ultramaratoneta. L'atleta si trovava in Marocco per il Marco Olmo Desert Training, uno stage per raccontare il segreto delle corse estreme. La gara è saltata causa Coronavirus, rientrando in Italia le limitazioni erano già in atto e Marco si è adattato. 

E dopo il Coronavirus? Olmo afferma ."Vorrei tornare ad ammirare il Grand Canyon o andare a Capo Nord e vedere i fiordi. Ho tante mete in testa, ma chissà per quanto tempo non si potranno raggiungere, temo di non essere mai più libero almeno vista l'età. Se richiudono in casa gli over 70, beh, sai ti senti vecchio" .

Non sappiamo quando Marco riuscirà ad andare a Capo Nord, gli auguriamo presto, di sicuro tra poco potrà tornare a correre con i caprioli sui suoi sentieri di Robilante. 


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