sabato 25 aprile 2020

L'ultimo saluto per Maurizio Albiero, fondatore dell'Atletica Fossano

Ancora un atleta da ricordare, un altro ultimo saluto. E'mancato stamattina Maurizio Albiero, fondatore dell'Atletica Fossano 75.

Maurizio aveva 71 anni, da qualche anno stava lottando contro una malattia, poi il ricovero e alla fine il triste epilogo. 

Albiero era stato innanzitutto un atleta, uno di quelli che vanno a braccetto con la fatica, che non si lamentano mai se non quando devono fermarsi per qualche infortunio. 
Una persona sempre pronta a trovare il lato positivo delle situazioni e ad affrontare le difficoltà col giusto piglio perchè fanno parte del gioco. 
Probabilmente la stessa risolutezza con cui aveva affrontato la malattia, ma purtroppo la grinta non è bastata.

Il presidente dell'Atletica Fossano Paolo Braccini lo ricorda così: 

Maurizio, che brutto risveglio stamattina. La tua foto - l'ultima, dove non vorresti mai vedere il volto di un amico. È ancora così che ti consideravo, anche se da anni ci vedevamo poco o nulla. La nostra amicizia era cominciata tanto tempo fa, una sera sbagliata di dicembre. Un fondo medio da cui siamo tornati a casa qualche settimana dopo, per via dell'incidente avuto insieme, che aveva spazzato via in un attimo i miei sogni e le mie speranze da ragazzo di fare del nostro sport qualcosa in più di un bel passatempo, e aveva costretto te ad un riposo che mal sopportavi. Ci avevo messo un'infinità di tempo a riprendere, e tu mi avevi sempre sostenuto e spronato. La tua ricerca dello sforzo più completo, in ogni gara, la voglia di dare sempre il massimo, di ottenere sempre qualcosa in più, erano un esempio costante, portato con naturalezza. Eri abituato alla fatica, ti piaceva perché dava un senso a quello che facevi. Del resto, ad affrontare la durezza delle cose avevi il callo, e anche nella circostanza più difficile ci trovavi qualcosa di cui ridere, e lo tiravi fuori con un sorriso ironico. Non ti ho mai sentito lamentarti troppo di qualcosa, quando c'era una grana l'affrontavi o la sopportavi, perché ti era ben chiaro che fa parte del gioco. Ci siamo incontrati qualche mese fa - quanti non so, ho perso un po' il senso del tempo, in questo periodo. Mi sembrava stessi bene. Forse c'è qualcosa che non sapevo...Quest'epoca sospesa e strana ci impedisce di venirti a salutare, ma non cambia quasi niente, perché ti porto dentro, amico mio.
Ciao Mauri( Descamanao!), grazie per i kilometri insieme, le risate e l'amicizia. Soprattutto in questo periodo, in cui ci lasciano in tanti, il tuo sorriso lassù farà miracoli, sperando che il Capo non se la prenda.
Un abbraccio, Paolo



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