Max Calderan ha concluso un'impresa mai riuscita prima, ha attraversato il cosiddetto Quarto Vuoto dell'Arabia Saudita il deserto del Rub Al Khali a piedi, percorrendo oltre 1000 km in 18 giorni.
Partito col suo team il 16 gennaio Calderan ha terminato il suo viaggio in una delle zone ancora inesplorate della terra il 2 febbraio.
Particolarmente difficili e insidiosi sono stati gli ultimi 200 km, tratto che l'uomo ha dovuto affrontare in solitaria in quanto la società saudita che gestiva logistica e sicurezza si è rifiutata di proseguire a causa della pericolosità del percorso.
Il deserto ha messo a dura prova Calderan, sia a livello fisico a causa delle alte temperature, della sabbia bollente e delle dune imponenti e difficili da scalare che hanno costretto l'esploratore a effettuare diverse deviazioni di percorso, sia a livello psicologico.
Proprio quella mentale è stata la prova più difficile, la solitudine, la stanchezza fisica, la disidratazione hanno provocato in Calderan uno stato di alterazione psicofisica con allucinazioni portandolo a instaurare un dialogo col deserto.
Quando ormai Max era convinto di aver perso la sua battaglia personale con il grande caldo ecco apparire in lontananza le sagome del suo staff ad attenderlo, con le ultime forze l'esploratore è riuscito a raggiungere il punto di arrivo.
Nel corso della traversata Calderan ha riscontrato una profonda diversità del territorio rispetto a quanto segnalato sulle mappe satellitari, sono stati segnati oltre 100 punti di interesse lungo il percorso di quella che diventerà La Calderan Line e che verrà inserita a breve nelle carte geografiche dell'Arabia Saudita.
Grande la soddisfazione di Calderan che oltre ad aver concluso una sua sfida personale, si vedrà scritto sulle mappe e sui libri di geografia. Queste le sue parole dopo l'impresa:
“In queste ore sto tornando a Dubai e ancora non posso credere a quello che abbiamo fatto, i grattacieli della città mi sembrano finti. Da oggi nulla sarà come prima per me. La prima cosa che farò in albergo sarà una doccia, momento che ho desiderato a lungo ma che al tempo stesso mi rende triste perché sarà come scrollarsi di dosso quest’avventura che con grande sacrificio mi sono vestito addosso”
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