E' mancato a Roma nella serata di oggi 12 gennaio Giampaolo Pansa. Scrittore, saggista, giornalista, un uomo di cultura il cui luogo di nascita è quello di chi scrive: Casale Monferrato. La data di nascita il 1° ottobre 1935 in una Casale certamente diversa da quella di oggi.
La carriera giornalistica è lontana dalla provincia di Alessandria con collaborazioni e incarichi di vario genere a La Stampa, a Repubblica, L'Espresso e Il Messaggero e non solo. Importante la produzione letteraria con una elencazione di titoli da far impallidire il più prolifico degli autori.
Il mio legame con Pansa è speciale; al netto di qualche libro scolastico letto con il dovere di (mediocre) alunno, l'approccio con il mondo della lettura e con il piacere di farlo è stata proprio con i sui romanzi quelli in cui traspariva la sua appartenenza a Casale, quelli in cui il periodo buio del fascismo si allineava ad una storia di uomini e donne, al suo essere un uomo di sinistra spesso deluso dallo schieramento in cui lui aveva creduto. Sì Giampaolo Pansa ci mancherà.
Una grande emozione "Ti condurrò fuori dalla notte" con una descrizione di Piscinas in cui mi ritroverò casualmente 15 anni dopo e vedendo un luogo da lui descritto ebbi avuto un sentore di "Dejà vù". In realtà non ci ero già stato ma avevo vissuto quel luogo grazie al suo libro, alla sua narrazione e al suo modo di far vivere le storie che raccontava.
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