Il problema si protrae dalle 18 di ieri 15 aprile. Certi post pensati e magari anche iniziati non hanno visto la luce della pubblicazione, un po' per volta cercherò di recuperare
Il live della nbc, almeno da quel sito l'ho vista, ha permesso di vivere la Boston Marathon 2019. 123^ edizione, dire storica o classicissima si fa difetto. Boston è Boston! Quante maratone possono vedere le tre cifre a fianco al nome dell'evento?
I numeri sono poi quelli soliti. Il fiume colorato di podisti che scelgono Boston per il battesimo sulla distanza o per essere presenti ad un grande evento, una delle Major. La quota dei classificati si avvicina ai 30000, numero più numero meno.
Il percorso non è di quelli da crono da urlo ed è una salita a caratterizzare il percorso. Il nome è già un programma: Heartbreak Hill, 600 mt di ascesa posta al 32° km. La gara però si è decisa nelle battute finali, addirittura in una volata senza respiro risolta a 20 metri dal traguardo. 2 ore e poco più di lotta e tutto ha una fine in uno sprint.
Ed è così che verrà ricordata la 123^ edizione con la vittoria di Lawrence Cherono in 2h07'57", 2° ad una incollatura e due secondi di ritardo, l’etiope Lelisa Desisa. Terzo un altro keniano, Kenneth Kipkemoi in 2h08'07".
Gara diversa fra le donne con un vero e proprio assolo. La tv americana non può che soffermarsi e indugiare sull'etiope Workenesh Degefa che domina in 2h23'31". Kenia e Usa per il podio assoluto con: Edna Kiplagat, vincente nel 2017, in 2h24'13", 3^ Jordan Hasay, terza in 2h25'20".
ALTRI
Il britannico Scott Overall, è il primo europeo, 23° in 2h17'37". 17° in 2h15'29", l'atteso giapponese Yuki Kawauchi, vincente nell'incredibile edizione 2018. Il migliore tra gli italiani è l'altoatesino Luis Schenk, 309° in 2h38'52".
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