mercoledì 19 agosto 2015

Il colloso senso della Fatica

La corsa è senz'altro fatica, ma se per un sedentario è un elemento negativo per il Podista, prima volutamente maiuscola, è un dettaglio, spesso è un fattore primario che spinge ad uscire di casa quando la mente consiglia di fare altro. La fatica per raggiungere una pace interiore.
Quella provata nelle ultime settimane non è così piacevole. 9 mesi fermo per un problema pubalgico, lombare, posturale, non so bene nemmeno io, una ripresa chiaramente graduale, passando dalle camminate all'alternanza corsa e cammino, qualche garetta per risentire il profumo dell'agonismo; una prova soddisfacente alla StraCairo e di nuovo nuovo uno stop di 15 giorni per una caduta rovinosa quanto stupida. Da due settimane ho ripreso a correre regolarmente, la testa non vuol sentir parlare di gareggiare in percorsi pianeggianti, ma la fatica fatta a Cantavenna e ad Acqui Terme (percorsi duri con salite e discese toste) è stata diversa dal solito. Solitamente il sapore amaro della fatica finisce appena dopo aver passato la finish line e si tramuta in una dolce sensazione che fa proiettare verso l'allenamento successivo o alla prossima gara. Non in queste occasioni. Mi è rimasto un senso di fatica colloso, fastidioso che non avevo ancora provato. Sarà la lenta ripresa, sarà che forse gareggiare è prematuro rispetto alla condizione attuale, ma vivo con meno gusto la competizione. E' vero anche che, dopo la corsa di Acqui, ho percepito di nuovo il dolore nella zona pubica che mi ha bloccato per mesi, non mi sono demoralizzato, certo è che il fantasma si è presentato alla porta. A distanza di quattro giorni è quasi sparito, ma il campanello d'allarme è suonato. D'altra parte sono presente a così tante corse che ogni tanto mi fa piacere spostare la mia visione dall'obiettivo della macchina fotografica ed essere parte integrante e attiva del movimento che seguo e vivo quotidianamente.

Norma&Paolo, i miei due coach di Macomer, mi hanno lasciato una traccia da seguire che adatto all'ispirazione del momento o al tempo a disposizione. Ecco gli ultimi giorni:

Giovedì: 55' CL più allunghi
Venerdì: 20' in progressione, potenziamento muscolare total body
Sabato: Gara di 8,4 km ad Acqui
Domenica: Riposo
Lunedì: 4 km CL 3 km CM 1,5 km CV
Martedì: Riposo (mandronite acuta)
Mercoledì: 1h CL con 10 variazioni di ritmo 1' + 1'

Dalla ripresa ho deciso di correre senza GPS e finchè resisto corro a sensazione e solo con un classico orologio con gli intertempi.

1 commento:

  1. Fausto, sai meglio di me che per beneficiare di tutte le endorfine positive della corsa bisogna essere 'a posto' fisicamente.
    Continua così!
    E poi oltre all'immenso lavoro che fai con il blog, mi fa piacere leggere delle Tue corse!

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