La settimana numero 3 si è conclusa con una gara, precisamente nelle colline dell'ovadese a Montaldeo. Non potevo scegliere una location migliore per ricominciare con il cuore in gola e l'affanno del correre a perdifiato. I percorsi saliscendi o mangia e bevi sono il mio pane quotidiano e dove chi solitamente sul piano mi surclassa sui su e giù tentenna ed io me la gioco ma..
c'è un ma! Più di un mese fa rimasi fermo per qualche giorno per un dolore al piede sinistro causato dall'aver corso avendo stretto troppo i lacci; bene, il dolore passò in poco tempo, ma il fastidio è sempre rimasto latente, così in allenamento cerco di stringere il meno possibile i lacci. In gara però, che fare? Non me la sono sentita di allacciare la scarpa sinistra come se nulla fosse e dopo poche centinaia di metri quello che da lì a poco immaginavo si è materializzato al km 2 e qualcosa. Il laccio si è aperto, ma non solo! Il secondo nodo è rimasto ben serrato, così oltre al nervoso di dovermi fermare, anche la frenesia di cercare di slegare il nodo che aveva ben tenuto e che non voleva saperne di collaborare. Nel frattempo i miei compagni di corsa si stavano allontanando e almeno una decina mi avevano raggiunto e sorpassato! Sconforto? Certamente, inutile negarlo, ma ho chiuso gli occhi e mi sono lanciato all'inseguimento a costo di scoppiare da lì a poco. Il risultato è stato positivo, ma devo trovare il modo di evitare altri inconvenienti del genere. Mi rispondo da solo alla domanda del titolo: No, non è stata una ingenuità, ma un tentativo mal riuscito di non infiammare una zona già a rischio e per inciso anche senza la sosta il secondo di ieri, Pietro Costa (dal passato sportivo di valore), mi avrebbe comunque battuto! (Nella foto, scatto di famiglia: la GP Cartotecnica di Castellazzo Bormida, la mia società, prima della partenza)
c'è un ma! Più di un mese fa rimasi fermo per qualche giorno per un dolore al piede sinistro causato dall'aver corso avendo stretto troppo i lacci; bene, il dolore passò in poco tempo, ma il fastidio è sempre rimasto latente, così in allenamento cerco di stringere il meno possibile i lacci. In gara però, che fare? Non me la sono sentita di allacciare la scarpa sinistra come se nulla fosse e dopo poche centinaia di metri quello che da lì a poco immaginavo si è materializzato al km 2 e qualcosa. Il laccio si è aperto, ma non solo! Il secondo nodo è rimasto ben serrato, così oltre al nervoso di dovermi fermare, anche la frenesia di cercare di slegare il nodo che aveva ben tenuto e che non voleva saperne di collaborare. Nel frattempo i miei compagni di corsa si stavano allontanando e almeno una decina mi avevano raggiunto e sorpassato! Sconforto? Certamente, inutile negarlo, ma ho chiuso gli occhi e mi sono lanciato all'inseguimento a costo di scoppiare da lì a poco. Il risultato è stato positivo, ma devo trovare il modo di evitare altri inconvenienti del genere. Mi rispondo da solo alla domanda del titolo: No, non è stata una ingenuità, ma un tentativo mal riuscito di non infiammare una zona già a rischio e per inciso anche senza la sosta il secondo di ieri, Pietro Costa (dal passato sportivo di valore), mi avrebbe comunque battuto! (Nella foto, scatto di famiglia: la GP Cartotecnica di Castellazzo Bormida, la mia società, prima della partenza)
Ecco il dettaglio della settimana n° 3:
Lunedì: 8 km CL
Martedì:
- Mattino: Piramidale da 500 a 200 da 200 a 500 e ancora da 500 a 200, fatti in piano, media approssimativa 3'30"
- Sera: 9,5 km al Bosco della Pastrona ad un passo lento chiacchierando con i compagni di viaggio
Mercoledì: 10 km CL 4'53" di media
Giovedì: 10 x 2' CV + 2' CL collinari (stracotto nel pomeriggio)
Venerdì: Riposo
Sabato: 30' CL più 6 allunghi da 100 mt
Domenica: Gara Montaldeo 8,7 km collinari in 36'30"
Totale: 7 uscite per 73 km
Totale: 7 uscite per 73 km
Ad Maiora dalla Munfrà Valley
Azz, anche un double, complimenti!
RispondiEliminase ci provo io con un doppio muoio
RispondiEliminaLa verità è che la corsa serale di martedì è stata una passeggiata veloce, l'ho fatta solo per rendermi conto del percorso tracciato dagli organizzatori, definirlo un doppio allenamento è una parola grossa!
RispondiEliminaFausto io, per lo stesso motivo durante una mezza (ma il dolore durò più di una settimana), fui cazziato da Concetta di "Deriu Sport": cosa aspetti ad utilizzare il blocca lacci che utilizzano i triatleti?"......ancora li devo provare.....ma so che sono l'ideale !
RispondiEliminaStessa cosa mi ha detto Mrs Bio Correndo oggi.. Chissà quando le proverò? Maggio 2025?! :-))
EliminaHai detto bene...non è stata affatto un'ingenuità.
RispondiEliminaNella foto la tua società prima della partenza...perchè dopo l'hai cambiata? :-)))
Dopo eravamo stravolti ed eravamo cambiati.. in peggio! :-))))
EliminaAltroché se il risultato della tuo inseguimento è stato positivo!...
RispondiEliminaComunque c'è sempre l'opportunità del "barefoot"...nessun problema di stringhe, ma occhio a dove metti piedi... :)
L'importante è che mi passi l'infiammazione!!! O il fastidio
EliminaHo sempre avuto voglia di provare a fare un bigiornaliero ma, anche se il secondo sarebbe di corsa rigenereante, ne ho sempre avuto timore.
RispondiEliminaSto fermo da un mese forse per il tuo stesso problema, evidentemente più grave: occhio!