Il 23 ottobre si è corso a Casale Monferrato una delle gare storiche della Provincia di Alessandria con il G.P. Avis Casale a tessere le file di una corsa che forse subirà un restyling nella prossima stagione. "Mi piacerebbe che il percorso fosse più articolato in città", sempre la Presidente Bionda e vedremo se i podisti recepiranno lo spunto o si persevererà in un tracciato comunque bello e per bello non si intende un piacere personale, ma un'oggettiva valutazione su un percorso che miscela territorio, panorama e soluzioni tecniche complete tra salite, discese e tratti dove far girare le gambe nel tentativo di far la differenza.
Ciò che non cambia e ci si rifà all'incipit iniziale, è il valore, l'etica che lo sport amatoriale (anche quello Pro lo dovrebbe fare) ha il dovere di fare in ogni occasione. Non è pensabile che iscriversi ad una società sia solo ed unicamente per un contenuto sportivo. No. Il fagotto con cui si decide di uscire dal proprio guscio e affrontare un percorso extra lavorativo, deve necessariamente prevedere il wellness, il coraggio di mettersi in movimento in una società che tende a "sedersi" (fingiamo che sia solo una metafora), ma soprattutto un fine solidale. C'è chi sostiene il CEPIM, chi la FPRC di Candiolo, chi associazioni locali di diversa forma e chi, come anche questo portale e la società correlata, l'AVIS, la donazione sangue quale necessità di compiere un gesto tanto semplice quanto fondamentale per una società solidale. Cosa ci costa allungare un braccio e dare qualcosa di noi? Quanto impegno implica diffondere un messaggio, quello della donazione sangue? Non servono grandi riflessioni e nemmeno tirar fuori teoremi filosofici, basta veramente poco, sia come pensiero, siamo come gesto. A voi la scelta, l'unica possibile.
Nella foto la Presidente Avis Gabriella Bionda con Rosa Milazzotto e Paolo Zanchi premiati come primi "avisini" (donatori sangue iscritti all'Avis) al traguardo.
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B: Antonio Frattini, Giovanni Mascherpa, Matteo Patrucco
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