giovedì 5 maggio 2022

Senza se e senza ma. Carlo Ancelotti è nel Gotha del calcio continentale.

Senza se e senza ma. Carlo Ancelotti è nel Gotha del calcio continentale.
L'ouverture su Bio Correndo è insolita. Il calcio, pur essendo nel dna di ogni italiano o quasi e pur avendo chi scrive un trascorso da abbonamento pluriannuale allo stadio di Torino, in quel terribile luogo che era il Delle Alpi, inconciliabile con il godere dello spettacolo dello sport, non è proprio nelle corde di questo portale.

Non lo è, ma certi personaggi, certi successi e le statistiche che ne derivano vanno raccontati. E' senza dubbio la settimana di Carlo Ancelotti. L'emiliano di Reggiolo, classe 1959, è entrato definitivamente nella leggenda del calcio, una proclamazione anticipata nella Hall of Fame, sì perchè vincere ed essere uno sportivo o un allenatore di successo ha un valore assoluto, riuscire a realizzare qualcosa che "nessuno ha mai fatto prima" è qualcosa da straordinario che merita solo rispetto e ammirazione.

Purtroppo il mondo del calcio è fatto di ismi. Difficile trovare un equilibrio fra tifo e obiettività e quanto fatto in queste 72 ore viene da molti sminuito con il più biasimevole "Sì, ma...Sono capaci tutti con le squadre che ha allenato". E invece no. Non sono capaci tutti e a dirla tutta non tutti gli allenatori anche di grande richiamo sono inciampati guidando grandi club perchè i fattori che portano ad una stagione di successo sono molteplici e non sempre il migliore sulla carta vince.

Quell'odioso "sì ma" stride con i numeri e con le statistiche. Domenica ha vinto il campionato, per i pochi che non lo sapessero con il Real Madrid. Unico allenatore a vincere i cinque più importanti campionati d'Europa (Italia, Inghilterra, Germania, Francia, Spagna) e se non bastasse, ieri sera, con un finale incredibile, guiderà i suoi alla finale di Champions League contro il Liverpool. L'eccezionalità? Sarà la 5^ finale (3 con il Milan e 2 con il Real Madrid) come allenatore (la 7^ con le due da giocatore) e anche in questo caso l'espressione "Nessuno mai come lui" torna ad essere attuale.

Una semifinale, quella di ieri sera, pazzesca con le emozioni che solo lo sport riesce a regalare. Il City passa in vantaggio al 73° con Mahrez. Tutto finito? Tutti sotto la doccia? Nient'affatto. Al 90° e al 91° il Real Madrid con Rodrygo si rifanno sotto e spostano ai supplementari la sentenza. Al 95° a battere il martelletto sullo scranno che stabilisce la fine delle ostilità ci pensa il solito Benzema su rigore. 3 a 1 e può iniziare la festa per i blancos.

E' Ancelotti il più grande allenatore di sempre? Domanda che non ha una risposta univoca e che si presta a mille rivoli di discussione, certamente però le statistiche dicono che bisogna portare rispetto a questo signore che Bartoletti ha definito "Galantuomo", definizione mai più azzeccata e che condivido.





Nessun commento:

Posta un commento