Un vento particolarmente forte e in diversi tratti contrario che ha sicuramente influenzato le prestazioni.
La vittoria va a Renju Keneth Kiprop (Kenia) che in 59'28" ha la meglio sui connazionali Kimaiyo Philemon Kiplimo 59'33" e Kimeli Mathew Kipkorir 59'46".
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Quattro gli atleti sotto l'ora e 11 gli atleti keniani nei primi 12 posti, si intromette in questo dominio l'etiope Abrha Mogos Tuemay. Il primo europeo è l'austriaco Andrea Vojta in 1h03'18".
Al 17° posto Marco Moletto (Atletica Saluzzo) in 1h05'14", non lontanissimo dal personale, ma probabilmente infastidito dal clima avverso che non ha permesso di esprimersi al meglio.
Foto: Stepan Pance
Anche a livello femminile podio tutto keniano con Nesphine Jepleting al primo posto in 1h06'57", sul secondo gradino Irine Chepet Cheptai 1h07'16", completa Brenda Jepleting in 1h08'39".
Al 5° posto l'italiana Sofiia Yaremchuk, prima tra le europee, con il crono di 1h09'09", nuovo primato personale che va a migliorare il precedente di 1h10'13" stabilito a Napoli a fine febbraio. Con questo tempo l'atleta dell'Esercito si pone nella top five dei migliori crono stabiliti da atlete italiane.
"Sono davvero contenta perchè puntavo a chiudere sotto l'ora e dieci, ho tenuto un bel ritmo per tutta la gara, pur calando un po' nel finale, ma senza soffrire troppo. Il prossimo muro da superare sarà l'ora e nove". Le parole dell'atleta per la federazione. Che sia prossimo a cadere lo storico record della biellese Ejjafini? (1h08'27" del 2011)
Anche la Sportismo Prague Marathon ha voluto porre l'attenzione sulla guerra in Ucraina:
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