Il CIO, Comitato Olimpico Internazionale, ha preso posizione nella grave crisi tra Russia e Ucraina.
La linea scelta è quella di vietare le competizioni e le manifestazioni agli atleti russi e bielorussi.
Nel comunicato pubblicato si legge : "Al fine di proteggere l’integrità delle competizioni sportive globali e per la sicurezza di tutti i partecipanti, il Comitato Esecutivo del CIO si è raccomandato che le Federazioni Sportive Internazionali e gli organizzatori di eventi sportivi non invitino o consentano la partecipazione di atleti e funzionari russi e bielorussi alle competizioni internazionali.. Laddove cio' non sia possibile con breve preavviso per motivi organizzativi o legali, il Cio esorta vivamente le federazioni sportive internazionali e gli organizzatori di eventi sportivi in tutto il mondo a fare tutto ciò che e' in loro potere per garantire che nessun atleta o funzionario sportivo russo o bielorusso possa prendere parte sotto il nome di Russia o Bielorussia. I cittadini russi o bielorussi, siano essi individuali o di squadra, dovrebbero essere accettati solo come atleti neutrali o squadre neutrali. Non devono essere visualizzati simboli, colori, bandiere o inni nazionali. Ovunque, in circostanze molto estreme, anche questo non sia possibile con breve preavviso per motivi organizzativi o legali, il comitato esecutivo del Cio lascia all'organizzazione competente il compito di trovare il proprio modo per affrontare efficacemente il dilemma".
La decisione è stata presa dopo attenta riflessione sul momento attuale, per rispondere al difficile dilemma che, in teoria, permetteva agli atleti russi di poter partecipare alle manifestazioni sportive, mentre gli atleti ucraini a causa del conflitto ne sono impediti, diversi poi sono i casi di atleti che hanno deciso di unirsi all'esercito in difesa del loro Paese. Emblematico è il caso dell'ultrarunner ucraino Andrii Tkachuk che ha smesso le scarpette che gli hanno dato tante soddisfazioni sportive, per indossare gli anfibi e la divisa, la speranza, però è quella di rivederlo correre, non per un attacco o per mettersi in salvo, ma solo per tagliare un traguardo.
Nessun commento:
Posta un commento