La manifestazione in notturna si è svolta su un percorso ad anello di 12 km con 600 metri di dislivello positivo. L'evento era aperto anche alla partecipazione degli atleti disabili, rientra nel fine dell'organizzazione fare dello sport uno strumento di inclusione sociale dove "disabili e normodotati possono condividere momenti speciali", queste le parole di Domenico Longo del direttivo dell'ASD.
Oltre al percorso di 12 km è stato anche pensato un tracciato di 6 km per i non competitivi, in 109 hanno preferito cimentarsi nella prova più breve.
La gara è stata vinta da Stefano Bonaldi che ha concluso in 1h01'59" a circa un minuto l'arrivo del secondo Alex Dèjanaz 1h03'05", leggermente più attardato il terzo assoluto Damiano Presciani 1h10'29".
Tra le donne la vittoria è per la favorita della vigilia, la medaglia d'argento alle paralimpiadi di Tokyo come guida della non vedente Anna Barbaro nel triathlon, Charlotte Bonin. Il palmares dell'atleta è ricchissimo, un percorso sportivo iniziato da giovanissima, prima nell'atletica, poi nel nuoto e nello sci alpinismo fino ad arrivare nel triathlon, un'attitudine allo sport che le ha regalato tante soddisfazioni culminato poi con il podio olimpico.
La Bonin ha concluso in 1h13'31", una vittoria netta su Marcella Pont che termina in 1h26'45", terza piazza per Giada Macrì 1h36'42".
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