venerdì 14 gennaio 2022

Firmata l'ordinanza per frenare la diffusione della peste suina. Cambiamenti anche per gli appassionati di sport nelle zone boschive

E' stata firmata ieri un'ordinanza dal Ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli e dal Ministro della Salute Roberto Speranza per frenare la diffusione della Peste Suina Africana (PSA).Un'ordinanza che ci riguarda da vicino per diversi motivi, innanzitutto perchè la zona considerata infetta, cioè l'area in cui sono state rinvenute tre carcasse di cinghiali selvatici su cui è stata confermata la presenza della malattia, comprende 114 Comuni tra Piemonte (tutti in Provincia di Alessandria) e Liguria (in calce l'elenco completo), inoltre perchè le norme previste andranno a modificare anche alcune abitudini degli appassionati di sport in natura.

Prima di entrare nel merito delle norme stabilite dal Governo, che avranno una validità di 6 mesi a decorrere dalla data di adozione, 13 gennaio 2022,  vediamo in breve in cosa consiste la PSA e chi interessa. (In questo caso viene comodo l'agronomo zootecnico di Bio Correndo).

La Peste Suina Africana NON è una zoonosi, cioè non è una malattia trasmissibile dall'animale all'uomo, una prima indicazione d'obbligo utile per sottolineare che non vi è pericolo per l'essere umano.
E' una malattia virale dei suiformi, in Europa interessa i cinghiali e i maiali, in Africa anche i facoceri, i potamoceri e il maiale gigante della foresta.
Il Virus che appartiene al genere Asfivirus può sopravvivere per mesi nel sangue, nello sterco o nei prodotti di carne sia congelato sia in frigo o a temperatura ambiente. Il virus della PSA viene inattivato tramite il calore  e viene distrutto con i disinfettanti. Tutti i disinfettanti con uno spettro attivo contro i virus sono efficaci, soprattutto quelli a base di acido peracetico. (Tipo Lysoform per intenderci.)
La trasmissione avviene tramite il contatto con animali infettati, i loro prodotti o gli escrementi, inclusa l’assunzione di carne infetta. Gli animali infetti possono rilasciare il virus con lo sterco o l’urina così come con i secreti nasali e oculari, con la saliva e con lo sperma, ma la maggiore quantità di virus si trova nel sangue. L’essere umano gioca un ruolo fondamentale nella diffusione della PSA: tramite il trasporto di materiale infetto sotto le calzature, o tramite i pneumatici dei mezzi di trasporto, auto, bici moto e altri mezzi.
Particolarmente a rischio risulta nutrire maiali e cinghiali con i resti della cucina o di cibo contaminati.
Il virus può anche essere introdotto nell’azienda di maiali tramite cereali, erba, fieno o altri foraggi.
Sia nei maiali che nei cinghiali il decorso è normalmente breve e mortale. Segni distintivi della malattia sono la ridotta attività, febbre e sanguinamenti sulla pelle (non visibile nei cinghiali), emorragie interne. 
Non esiste nessuna possibilità di trattamento, e al momento non è disponibile nessun vaccino.
 
Per questo motivo la limitazione della diffusione della malattia consiste in pochi ma importanti provvedimenti: evitare la diffusione del virus e riconoscere velocemente i casi di malattia (e conseguente smaltimento rapido dei cadaveri), insieme ad una gestione naturale dei cinghiali e un alto livello di biosicurezza nelle aziende di maiali.


Tra i provvedimenti presi dal Governo con l'ordinanza congiunta (in calce l'ordinanza completa)  vengono evidenziati alcuni punti principali:

1. Nella zona stabilita in applicazione dell’articolo 63, paragrafo 1 del Reg. (UE)2020/687, individuata dal dispositivo direttoriale prot. n. 583-DGSAF-MDS-P dell’11 gennaio 2022 citato in premessa, suscettibile di modifiche sulla base dell’evoluzione della situazione epidemiologica, sono vietate ai sensi dell’articolo 65, lettera b) del medesimo Regolamento, le attività venatorie di qualsiasi tipologia. I servizi regionali competenti, su richiesta degli interessati, possono autorizzare la caccia di selezione sulla base di una valutazione tecnica che tenga conto della natura dell’attività e delle specifiche caratteristiche dell’area coinvolta.

2. Nella zona di cui al comma 1 sono altresì vietate la raccolta dei funghi e dei tartufi, la pesca, trekking, il mountain biking e le altre attività che, prevedendo l’interazione diretta o indiretta con i  cinghiali infetti o potenzialmente infetti, comportino un rischio per la diffusione della malattia. Sono
escluse le attività connesse alla salute, alla cura degli animali detenuti e selvatici nonché alla salute e
cura delle piante, comprese le attività selvicolturali. I servizi regionali competenti, su richiesta degli
interessati, possono autorizzare, su motivata e documentata richiesta, lo svolgimento delle attivitàvietate ai sensi del presente comma, sulla base della valutazione del rischio da parte del CEREP.


Il 2° punto sicuramente è quello che più ci interessa vietando le attività nei boschi e nelle campagne viene anche esclusa, anche se non direttamente specificata, la corsa o comunque in senso lato il trailrunning sia come allenamento sia in forma competitiva. Come già sottolineato il pericolo non riguardo gli atleti, ma è quello di trasportare sotto le proprie calzature del materiale contaminato e contribuire alla diffusione del virus. 

Il provvedimento ha lo scopo di circoscrivere quanto più possibile l'infezione, in modo da poter garantire alle attività produttive di lavorare in sicurezza e fornire una rassicurazione riguardo all'export di carni suine. 

Come già indicato l'ordinanza avrà una validità di 6 mesi a partire dalla giornata di ieri, è molto probabile che alcune manifestazioni di trail organizzate nei Comuni interessati possano subire dei rinvii  e delle variazioni. 

Ecco tutti i Comuni rientranti nell'area infetta: 

Regione Piemonte

Acqui Terme, Provincia di Alessandria

Albera Ligure, Provincia di Alessandria

Arquata Scrivia, Provincia di Alessandria

Avolasca, Provincia di Alessandria

Basaluzzo, Provincia di Alessandria

Belforte Monferrato, Provincia di Alessandria

Borghetto Di Borbera, Provincia di Alessandria

Bosio, Provincia di Alessandria

Brignano-Frascata, Provincia di Alessandria

Cabella Ligure, Provincia di Alessandria

Cantalupo Ligure, Provincia di Alessandria

Capriata D'orba, Provincia di Alessandria

Carezzano, Provincia di Alessandria

Carpeneto, Provincia di Alessandria

Carrega Ligure, Provincia di Alessandria

Carrosio, Provincia di Alessandria

Cartosio, Provincia di Alessandria

Casaleggio Boiro, Provincia di Alessandria

Cassano Spinola, Provincia di Alessandria

Cassine, Provincia di Alessandria

Cassinelle, Provincia di Alessandria

Castellania, Provincia di Alessandria

Castelletto D'orba, Provincia di Alessandria

Castelnuovo Bormida, Provincia di Alessandria

Cavatore, Provincia di Alessandria

Costa Vescovato, Provincia di Alessandria

Cremolino, Provincia di Alessandria

Dernice, Provincia di Alessandria

Fabbrica Curone, Provincia di Alessandria

Fraconalto, Provincia di Alessandria

Francavilla Bisio, Provincia di Alessandria

Fresonara, Provincia di Alessandria

Garbagna, Provincia di Alessandria

Gavi, Provincia di Alessandria

Gremiasco, Provincia di Alessandria

Grognardo, Provincia di Alessandria

Grondona, Provincia di Alessandria

Lerma, Provincia di Alessandria

Malvicino, Provincia di Alessandria

Melazzo, Provincia di Alessandria

Molare, Provincia di Alessandria

Mongiardino Ligure, Provincia di Alessandria

Montacuto, Provincia di Alessandria

Montaldeo, Provincia di Alessandria

Montaldo Bormida, Provincia di Alessandria

Morbello, Provincia di Alessandria

Mornese, Provincia di Alessandria

Morsasco, Provincia di Alessandria

Novi Ligure, Provincia di Alessandria

Orsara Bormida, Provincia di Alessandria

Ovada, Provincia di Alessandria

Pareto, Provincia di Alessandria

Parodi Ligure, Provincia di Alessandria

Pasturana, Provincia di Alessandria

Ponzone, Provincia di Alessandria

Prasco, Provincia di Alessandria

Predosa, Provincia di Alessandria

Ricaldone, Provincia di Alessandria

Rivalta Bormida, Provincia di Alessandria

Rocca Grimalda, Provincia di Alessandria

Roccaforte Ligure, Provincia di Alessandria

Rocchetta Ligure, Provincia di Alessandria

San Cristoforo, Provincia di Alessandria

San Sebastiano Curone, Provincia di Alessandria

Sant'Agata Fossili, Provincia di Alessandria

Sardigliano, Provincia di Alessandria

Serravalle Scrivia, Provincia di Alessandria

Sezzadio, Provincia di Alessandria

Silvano D'orba, Provincia di Alessandria

Stazzano, Provincia di Alessandria

Strevi, Provincia di Alessandria

Tagliolo Monferrato, Provincia di Alessandria

Tassarolo, Provincia di Alessandria

Trisobbio, Provincia di Alessandria

Vignole Borbera, Provincia di Alessandria

Villalvernia, Provincia di Alessandria

Visone, Provincia di Alessandria

Voltaggio, Provincia di Alessandria

Regione Liguria

Arenzano, Provincia di Genova

Bargagli, Provincia di Genova

Bogliasco, Provincia di Genova

Busalla, Provincia di Genova

Campo Ligure, Provincia di Genova

Campomorone, Provincia di Genova

Casella, Provincia di Genova

Ceranesi, Provincia di Genova

Cogoleto, Provincia di Genova

Crocefieschi, Provincia di Genova

Davagna, Provincia di Genova

Provincia di Genova, Provincia di Genova

Isola Del Cantone, Provincia di Genova

Lumarzo, Provincia di Genova

Masone, Provincia di Genova

Mele, Provincia di Genova

Mignanego, Provincia di Genova

Montoggio, Provincia di Genova

Pieve Ligure, Provincia di Genova

Ronco Scrivia, Provincia di Genova

Rossiglione, Provincia di Genova

Sant'Olcese, Provincia di Genova

Savignone, Provincia di Genova

Serra Riccò, Provincia di Genova

Sori, Provincia di Genova

Tiglieto, Provincia di Genova

Torriglia, Provincia di Genova

Valbrevenna, Provincia di Genova

Vobbia, Provincia di Genova

Albisola Superiore, Provincia di Savona

Celle Ligure, Provincia di Savona

Pontinvrea, Provincia di Savona

Sassello, Provincia di Savona

Stella, Provincia di Savona

Urbe, Provincia di Savona

Varazze, Provincia di Savona



ORDINANZA CONGIUNTA PESTE SUINA













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