Si è disputato ieri il Cro Trail a Limone Piemonte.
In programma due distanze, una 48 km e una 25 km, ma per problemi legati alle condizioni meteorologiche e nell'impossibilità di garantire
In programma due distanze, una 48 km e una 25 km, ma per problemi legati alle condizioni meteorologiche e nell'impossibilità di garantire
le adeguate condizioni di sicurezza ai partecipanti, la gara lunga è stata sospesa. I più veloci sono riusciti a portarla a termine, ma su circa 130 atleti solo 21 sono riusciti a evitare lo stop, è stata quindi annullata la classifica dell'intera distanza.
Nel pomeriggio sui profili social della manifestazione il comunicato degli organizzatori in seguito ad alcune critiche di qualche runner:
"Una doverosa parentesi.
Capisco la frustrazione di chi deve fermarsi in gara non per sua volontà.
Credo però che la vita di chiunque valga molto più di una gara, dopo aver ricevuto segnalazioni di due, poi quattro, poi 8 e poi altri ancora casi di ipotermia, dopo aver ricevuto la telefonata del 118 che ci avverte che l’elicottero non avrebbe più potuto intervenire nel vallone del Marguareis (Gias dell’Ortica) per scarsa visibilità, considerata la difficoltà eventuale di raggiungere questa stessa valle con qualsiasi mezzo di soccorso, considerato che le previsioni davano peggioramento proprio in quel tratto tra le ore 13 e le ore 14 con pioggia intensa e temperatura in ribasso, consultato il responsabile del soccorso alpino in loco (non uno qualsiasi…) che mi consigliava di valutare la sospensione della gara, ho ritenuto opportuno e doveroso per la sicurezza e l’incolumità di tutti coloro che erano impegnati a gareggiare, di sospendere la gara lunga di 48 km al km 32 e precedenti dalle ore 13:00.
Abbiamo quindi concentrato un discreto numero dei 40 volontari dislocati sul percorso, al trasporto degli atleti fermati e alla loro messa in sicurezza (necessità primaria nella scala dei soccorsi), prima al Rifugio e quindi a Limone P.te utilizzando anche un pulmino taxi a pagamento. Siamo saliti e scesi diverse volte al colle di Tenda anche con nostri mezzi per recuperare gli atleti e riportarli a Limone.
Se oggi siamo qui fortunatamente a non rimpiangere nessuno forse è proprio grazie a questa decisione, quanti esempi di gare passate nelle quali si è poi verificato il contrario?
Qualcuno mi dice che abbiamo sbagliato? Che dobbiamo migliorare? Possibile, anzi sicuro, nessuno è perfetto, neanche chi corre in montagna lasciando la giacca antivento o la maglia termica nello zaino lo è, anche chi arriva a non avere più la forze e sensibilità alle dita delle mani per poter aprire lo zaino lo è, se migliorare vuol dire non dare precedenza alla sicurezza ed all’incolumità degli atleti, allora forse siamo su due pianeti ben diversi, e quello che più mi rammarica è che tanti non l’abbiano ancora capito e magari sono gli stessi che poi criticano le gare dove ci scappa il morto.
Buona vita! Alberto Rovera, direttore di gara del CRO TRAIL. "
Capisco la frustrazione di chi deve fermarsi in gara non per sua volontà.
Credo però che la vita di chiunque valga molto più di una gara, dopo aver ricevuto segnalazioni di due, poi quattro, poi 8 e poi altri ancora casi di ipotermia, dopo aver ricevuto la telefonata del 118 che ci avverte che l’elicottero non avrebbe più potuto intervenire nel vallone del Marguareis (Gias dell’Ortica) per scarsa visibilità, considerata la difficoltà eventuale di raggiungere questa stessa valle con qualsiasi mezzo di soccorso, considerato che le previsioni davano peggioramento proprio in quel tratto tra le ore 13 e le ore 14 con pioggia intensa e temperatura in ribasso, consultato il responsabile del soccorso alpino in loco (non uno qualsiasi…) che mi consigliava di valutare la sospensione della gara, ho ritenuto opportuno e doveroso per la sicurezza e l’incolumità di tutti coloro che erano impegnati a gareggiare, di sospendere la gara lunga di 48 km al km 32 e precedenti dalle ore 13:00.
Abbiamo quindi concentrato un discreto numero dei 40 volontari dislocati sul percorso, al trasporto degli atleti fermati e alla loro messa in sicurezza (necessità primaria nella scala dei soccorsi), prima al Rifugio e quindi a Limone P.te utilizzando anche un pulmino taxi a pagamento. Siamo saliti e scesi diverse volte al colle di Tenda anche con nostri mezzi per recuperare gli atleti e riportarli a Limone.
Se oggi siamo qui fortunatamente a non rimpiangere nessuno forse è proprio grazie a questa decisione, quanti esempi di gare passate nelle quali si è poi verificato il contrario?
Qualcuno mi dice che abbiamo sbagliato? Che dobbiamo migliorare? Possibile, anzi sicuro, nessuno è perfetto, neanche chi corre in montagna lasciando la giacca antivento o la maglia termica nello zaino lo è, anche chi arriva a non avere più la forze e sensibilità alle dita delle mani per poter aprire lo zaino lo è, se migliorare vuol dire non dare precedenza alla sicurezza ed all’incolumità degli atleti, allora forse siamo su due pianeti ben diversi, e quello che più mi rammarica è che tanti non l’abbiano ancora capito e magari sono gli stessi che poi criticano le gare dove ci scappa il morto.
Buona vita! Alberto Rovera, direttore di gara del CRO TRAIL. "
Tornando alla competizione con l'unica distanza in classifica i migliori della corta sono stati: Lorenzo Becchio (Atletica Pinerolo) che ha terminato i 25 km in condizioni meteo comunque non semplici in 2h37'08", secondo posto per Davide Campiotti (Run Card) 2h40'56", completa il podio Alessandro Arnaudo (Podistica Castagnitese) 2h41'59".
A livello femminile è Martina Chialvo (Podistica Valle Varaita) la più veloce, 11^ assoluta in 2h52'57", dietro di lei la compagna di squadra Enrica Dematteis in 3h04'19", la Podistica Valle Varaita fa tris con Luisa Dematteis 3h11'15".
Dom 04/07/2021 - Cro Trail, Limone Piemonte (CN)
MONTAGNA/TRAIL; km. 48.00/25.00 (D+ 3540m/2050m); NC; RISULTATI 25k
N.B. La prova lunga (48k) è stata annullata
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