La maratona svizzera è sempre stata anche un evento con un obiettivo sociale, una manifestazione a carattere inclusivo, già nel nome viene indicato il suo fine benefico, quello appunto di sostenere l'Unicef e il fondo internazionale per l'infanzia, ma nella storia della gara c'è anche il desiderio di rivolgersi a diverse categorie, non solo ai top atleti, ma anche ai giovani, agli anziani o a chi ha delle disabilità.
In quest'anno particolare non era possibile svolgere un evento open, ma per non tradire il proprio DNA al via erano presenti anche diversi atleti paralimpici. Tra questi Henry Wanyoike, medaglia d'oro a Sidney nei 5000 metri e nei 10000 e nei 5000 ad Atene e detentore del record del mondo ipovedenti col tempo di 2h31'31".
Ieri a 47 anni Henry, accompagnato dalla sua fedele guida, ha corso la maratona in 2h46'41" conquistando il pass olimpico.
La gara élite è stata vinta da Shumi Dechasa, Borundi, che ha siglato il miglior crono mai corso in terra elvetica con 2h06'59", naturalmente il tempo è anche record della manifestazione.
Stesso discorso in campo femminile, la gara è stata vinta dalla keniana Maureen Chepkemoi in 2h24'19", mai nessuna donna così veloce in una maratona in Svizzera.
1. Shumi DECASA (BRN): 2 h06' 59
2. Kennedy CHEBOROR (KEN): 2 h07' 42
3. Fikire WORKNEH (ETH): 2 h07' 58-Nuovo record personale
Elite donne:
1. Maureen CHEPKEMOI (KEN): 2 h24' 19
2. Tigist MEMUYE (ETH): 2 h24' 23-Nuovo record personale
3. Lucy KARIMI (KEN): 2 h24' 24-Nuovo record personale
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