domenica 11 aprile 2021

Valeria Straneo e Stefano La Rosa mancano il minimo per pochi secondi. Angela Jemesunde Tanui, il "mai corso" in Italia!

Sono le otto del mattino dell’11 aprile 2021 e finalmente è arrivato il momento in cui per Valeria si tirano le somme.
Foto di copertina Fidal Grana/Fidal

C’è in ballo una sfida – alimentata dall’amore per questo sport – con sé stessi prima che con un risultato cronometrico. C’è che, per l’ennesima volta, a 45 anni e una settimana, ci si rimette in gioco. C’è ovviamente il solito, lungo periodo di preparazione, fatto delle difficoltà, degli imprevisti e dei cambi di programma che caratterizzano quasi inevitabilmente l’avvicinamento a ogni maratona e, in particolare, a quella a cui si chiede l’accesso alle Olimpiadi 2021.

Tutti questi erano fattori noti. Poi c’è l’inatteso: l’abbassamento delle temperature (che Valeria non ama) intorno ai 10°, la pioggia non forte ma fastidiosa, il vento. Per Valeria c’è quindi anche da valutare se abbandonare la gara nel caso in cui si rendesse conto di non poter raggiungere l’obiettivo: le risorse fisiche di un maratoneta sono, come noto, scarse e avere un’ulteriore possibilità per ottenere il pass olimpico – c’è tempo fino al 31 maggio – potrebbe richiedere una decisione radicale.


Insomma, alle otto del mattino dell’11 aprile 2021 c’è la complessità e il fascino del cercare di raggiungere un obiettivo importante, una cosa che ognuno di noi ha sperimentato almeno qualche volta nella vita. Se volessimo rendere giornalisticamente banale questa complessità, diremmo che c’è in ballo l’Olimpiade di Tokyo 2021.

Valeria va come un metronomo fino al 35° km con una proiezione di 2h28'/2h29'. Poi perde terreno nel finale e chiude in 2h30'33". Non ce la fa quindi per pochi secondi, ma per chi ama questo sport e per chi le vuole bene è l'ennesima medaglia che questa minuscola atleta si appunta sul petto.

Detto di Valeria, i risultati sono stati complessivamente straordinari. La Tuscany Camp Marathon 2021 non risulterà essere la maratona più veloce mai corsa in Italia al maschile ma è invece la più veloce di sempre al femminile: il 2h20'08" di Angela Jemesunde Tanui è il miglior tempo cronometrico femminile mai ottenuto su suolo italiano in maratona. Angela precede Purity Jebicii Changwony (Kenya, 2h22'46") e Gebiyaneshayele Gedamu (Ethiopia, 2h23'23").

Nella prova maschile si impone Erikiprono Kiptanui (Kenya, 2h'05'47") su Abdidufa Nigassa (Ethiopia, 2h05'57") e Othmane Elgoumri (Marocco, 2h06'18").

Per quanto riguarda gli altri italiani, tra gli uomini Meucci non si presenta al via e c’è il solo Stefano La Rosa (Foto Colombo/Fidal), che si propone di correre quanto più possibile al ritmo di 2h10’: Stefano mantiene il ritmo che si era prefissato quasi fino alla fine, ma chiude in 2h11'42" a soli dodici secondi dal minimo olimpico... comunque bravissimo. Ottime anche le prestazioni di Said Elotmani (2h13'23), Giovanni Grano (2h13'40") e Daniele D'Onofrio (2h14'07").


Anche tra le donne qualche assenza, non c’è Fatna Maroui, in ritardo di preparazione. C’è invece la piemontese Sara Brogiato (Foto Colombo/Fidal), le stesse motivazioni e le stesse difficoltà che ha dovuto affrontare Valeria. Sara mantiene il ritmo di Valeria per i primi venti chilometri (le regala una trentina di secondi), poi purtroppo cede anche lei progressivamente: chiude a 2h34'24", comunque un ottimo tempo.


Al sito della TDS è possibile consultare la classifica.

11/04/2021 - Tuscany Camp Marathon, Ampugnano (SI)
PROGETTO FIDAL; km. 42.20; FIDAL; LINK AI RISULTATI

 

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