Il giro pensato il giorno prima è diventato più lungo del previsto per un errore di valutazione. Dei 12 previsti, ne sono usciti 15. Crono, passo medio e km sono nell'immagine. C'è chi azzarda, anche in pagine particolarmente seguite, che sopra i 4 al km è camminare, c'è chi non posterebbe mai una velocità media così alta, ma correre non sempre ha a che fare con l'agonismo. E' vero che il podista ha come obiettivo il miglioramento cronometrico (dire prestazione ammettiamo che è fuori luogo per chi ha valicato gli anta?) ma la corsa deve anche essere qualcosa di intimo, di piacevole o come in questo caso con lo spirito di raccontare un giro nella Munfrà Valley.
(titolo italiano trail lungo e qualificazione mondiale!)
La disamina turistica è preceduta da una considerazione. In questi giorni una podista piemontese barattava volentieri la provincia di Alessandria con un pezzo di mare della Liguria non riuscendo a indicare un buon motivo per tenersi stretto l'alessandrino. Sono certamente permaloso, sono anche, come lei, dice privo di sarcasmo, ma è proprio quell'atteggiamento denigratorio verso il nostro Piemonte che non ci permette di credere una regione a vocazione turistica. Siamo i primi che consigliamo chi ci legge o chi ci ascolta che è meglio vivere altri territori. E' sempre meglio un altro luogo piuttosto che il nostro. Ecco, no, non mi eleggo a questa schiera morrò pecora nera. Prima il Piemonte? Un rigurgito "regionalista"? No, anche il Piemonte!
L'ho detto. Anche il Piemonte, anche Alessandria, anche il Monferrato!
Il focus però è il giro di oggi. Il via dalla Bio Correndo House nella parte alta della frazione Valdolenga di San Salvatore Monferrato. Percorsa la frazione si svolta a sinistra per lo sterrato che porta a Mirabello. Una nuova svolta a sinistra nella parallela del motocross (sarebbe bello correrci, dev'essere durissimo!), di lì la strada alterna asfalto a sterrato fino a raggiungere la regione (leggi frazione) Borghina, credo già nel territorio di Lu.
Sempre dritto! E quello che vedete nella foto di copertina è lo sfondo meraviglioso di questo scorcio di territorio, ma è anche un tratto impegnativo. Una solita rock porta in prossimità del cimitero. Presagio di una disfatta prima di raggiungere il culmine della salita?
Giunti a fatica sulla provinciale, la direzione è quella di Mirabello, una discesa in picchiata, non prima di aver perso qualche secondo per ammirare, da quel colmo, il panorama con i colli di Conzano, Camagna e il lontananza Vignale. Una cartolina godibile anche dalla vicina Big Bench.
Giù in picchiata, un chilometro, forse più. Le gambe un filo imballate non riesco a seguire l'andamento della strada come vorrebbero. Finalmente si vede il punto di riferimento per riprendere la strada di casa. L'ex mattonificio con la ciminiera ancora lì imponente a ricordare le tante cotture dei mattoni in un epoca ormai lontana. Un po' prima si svolta a destra e in senso orario si torna verso casa. 4 km e mezzo circa sempre immersi nella natura incontrando solo qualche ciclista.
Si dice che "Le mani sono la punteggiatura dei pensieri", ahimè in un blog la gestualità per accompagnare le parole manca, così come è lacunoso il mio uso delle virgole, ma immagino che siate arrivati fin qui in uno sparuto numero di appassionati. Io stesso sarei già passato oltre all'ora di pranzo di Pasqua. Allora via con gli auguri per questa giornata di festa con un correte, pedalate, camminate! Per il nuotare, aspettiamo che dalla "regia" consentano la riapertura degli impianti, almeno per quelle strutture che non hanno già dovuto alzare bandiera bianca, ma questa è un'altra storia.
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