giovedì 18 febbraio 2021

Il tribunale di Bolzano assolve Alex Schwazer in merito al caso di doping 2016 "per non aver commesso il fatto"

Il Tribunale di Bolzano si è pronunciato nei confronti di Alex Schwazer in merito al caso di doping del 2016. 

Il Gip del Tribunale di Bolzano Walter Pelino ha disposto l'archiviazione del procedimento penale a carico dell'atleta "per non aver commesso il fatto". 

La sentenza si riferisce al presunto caso di doping del marciatore altoatesino  del 2016 quando in seguito a un controllo antidoping a sorpresa Schwazer era stato trovato positivo al testosterone, positività che gli era costata 8 anni di squalifica.

L'atleta ha sempre negato di aver fatto uso in quella circostanza di sostanze dopanti, ipotizzando un'alterazione del campione delle urine. 

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Nelle conclusioni di archiviazione emerge un punto cruciale che regala a Schwazer la speranza di impugnare la sentenza del Tas per poter chiedere l'annullamento della squalifica. Ecco l'estratto delle conclusioni:" Il gip ritiene accertato con alto grado di credibilità razionale che i campioni di urina prelevati ad Alex Schwazer il primo gennaio 2016 siano stati alterati allo scopo di farli risultare positivi e dunque di ottenere la squalifica e il discredito dell'atleta, come pure del suo allenatore Sandro Donati. Esistono forti evidenze del fatto che nel tentativo di impedire l'accertamento siano stati commessi una serie di reati".

Serie di reati che suonano come un'accusa la Wada e la World Athletics (ex Iaaf). 

Nella sentenza  vengono ipotizzati alcuni falsi ideologici, il primo relativo all'acquisizione del campione B, si legge "di fronte alla dichiarazione di disporre di soli sei millilitri di urina nell'originario campione B, essendosi acclarato che ve n'erano circa il triplo (18 ml), al fine di indurre in errore prima lo scrivente e poi la Corte di appello di Colonia. Lo scopo evidente (e dichiarato nelle opposizioni alla rogatoria) era quello di impedire la consegna del campione B posto a garanzia dell'atleta".

Ci sarebbero poi state pressioni sul laboratorio di Colonia da parte della Iaaf :"affinché questo si allineasse, come poi ha fatto, alle posizioni della Iaaf. E infine nel tentativo di consegnare una terza provetta non sigillata e già scongelata di cui Iaaf aveva dichiarato l'esistenza nella sua opposizione".

Il Gip conclude rimettendo gli atti al Pubblico Ministero per ulteriori indagini anche riguardo alla documentazione non trasmessa dalla Wada.

L'atleta informato dell'archiviazione mentre si allenava ha commentato con una dichiarazione diffusa dalla sua manager : "Sono molto felice che dopo quattro anni e mezzo di attesa finalmente è arrivato il giorno in cui è stata fatta giustizia. Probabilmente non potrò dimenticare tutte le cose, ma il giorno di oggi mi ripaga un po' di tante battaglie che insieme ad altri che mi sono stati vicini ho dovuto affrontare in questi quattro anni e mezzo che non sono stati per nulla facili".

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1 commento:

  1. Sono contento per Sandro, che ho avuto il piacere e l'onore di conoscere. Uomo ricco umanamente e professionalmente. La verità trionfa!

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