giovedì 4 febbraio 2021

Il commiato del Ministro Spadafora: "Non conoscevo il mondo dello sport..." . Queste sono le parole che rimarranno del lungo messaggio

Quali devono essere le qualità di un dirigente o di un manager? Deve innanzitutto saper coordinare, avere bene in mente gli obiettivi da raggiungere e possedere uno sguardo d'insieme ampio. 

E le competenze tecniche? Meglio che ci siano, ma non sempre sono determinanti a svolgere comunque un buon lavoro dirigenziale.

 Esempi di grandi leader che provenivano da ambienti totalmente diversi da quello in cui hanno avuto successo ce ne sono diversi, Sergio Marchionne aveva una laurea in filosofia, un background umanistico ed è riuscito ad essere un imprenditore di successo, Jony Ive, uno degli uomini di punta della Apple non proveniva dal settore dei computer, ma lavorava nel settore degli arredi bagni, solo per fare qualche esempio. 

SEGUI FB BIO CORRENDO 

ORDINA il NUOVO LIBRO di Fulvio Massa: 360 TRAIL!!!

L'inventiva, le doti personali, la creatività a volte sono più importanti, delle conoscenze specifiche, questo non esclude un approfondito studio del settore che si andrà a dirigere.

Lasciano però un po' interdetti le parole del Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora nel suo messaggio affidato ai social di commiato e ringraziamento per questi 17 mesi di Governo. 

Nel suo post si legge : "Non conoscevo invece il mondo dello sport, al quale mi sono avvicinato con curiosità, rispetto e attenzione".

Una frase che lascia perplessi, forse un po' infelice come espressione, in ragione anche dell'opportunità di dichiararlo apertamente come anche rimarcato da Mauro Berruto "L'Italia è il Paese dove il Ministro uscente dello Sport può dichiarare con commozione  -Non conoscevo il mondo dello Sport -"

Una frase che cattura l'attenzione, che pone il dubbio se una persona totalmente estranea a un certo mondo possa realmente capirne le problematiche. L'intento del Ministro probabilmente era diverso, ma di tutto il lungo messaggio che ha postato, che riportiamo sotto, le parole che rimarranno sono : "Non conoscevo invece il mondo dello sport.."

Quando diciassette mesi fa ho giurato come ministro per le Politiche giovanili e lo Sport eravamo in un’altra era, in un momento completamente diverso da questo.
Per molti anni avevo seguito le questioni relative ai diritti dell’infanzia e dei giovani, è sempre stato il centro del mio impegno. Non conoscevo invece il mondo dello sport, al quale mi sono avvicinato con curiosità, rispetto e attenzione.
I primi mesi sono stati entusiasmanti, su entrambi i fronti. Ricordo la gioia di presenziare alla storica vittoria della Ferrari a Monza dopo nove anni, ad esempio.
Poi, un anno fa, l’esplosione della pandemia, il lockdown, i sacrifici chiesti a tutti i cittadini. Siamo entrati in una fase drammatica, abbiamo dovuto prendere decisioni dolorose e dalle conseguenze gravi ma inevitabili, a partire dalle chiusure.
In questi mesi abbiamo lavorato moltissimo per dare sostegno a tutto il mondo dello sport, con i limiti del caso, sicuramente, ma facendo il massimo possibile. Stesso impegno sul fronte delle politiche giovanili: il lancio della piattaforma Giovani2030 e della Carta Giovani, tra le altre cose, e il numero più alto di posti per volontari del Servizio Civile degli ultimi anni.
Il lavoro forse più delicato e più importante è stato quello di dare attuazione alla riforma dello Sport, cinque decreti sui quali per un anno abbiamo discusso con tutte le componenti, a tutti i livelli, per arrivare a un risultato condiviso e che rappresentasse davvero un avanzamento sociale e culturale. Sono norme innovative che riguardano molti temi, a partire dal professionismo femminile, dalla possibilità per i paralimpici di entrare nei corpi civili e militari, e soprattutto diritti e tutele che diano finalmente la giusta dignità ai lavoratori dello sport. 
I decreti sono stati votati in Consiglio dei Ministri, hanno avuto l’intesa nella Conferenza Stato Regioni, e sono ora in Parlamento per il parere delle Commissioni Cultura di Camera e Senato: erano previste in questi giorni, ma a causa della crisi le riunioni sono state sconvocate. Dopo il parere delle Commissioni andranno portati nuovamente in Consiglio dei Ministri per il via libera definitivo che deve arrivare entro e non oltre il 28 febbraio, altrimenti la delega scadrà ed il mondo dello sport perderà una occasione unica.
Mi auguro che la prossima settimana le Commissioni possano esprimere il proprio parere, mi appello ai deputati e ai senatori che ora hanno la responsabilità di portare a termine nei tempi previsti un percorso importante.
Consegnerò al mio successore un lavoro di fatto completato e basterà solo ripresentarlo al Consiglio dei Ministri e apporvi la firma!
Il prossimo Governo avrà anche il compito di approvare il Decreto Ristori cinque, che è già scritto e darà respiro a milioni di cittadini alle prese con difficoltà economiche a causa delle restrizioni dovuto al Coronavirus. 
In questi mesi ho provato a rispondere alle tante istanze che quotidianamente ho raccolto da ciascuno di voi. Lascio ad altri il testimone sperando che non si perda il lavoro fatto finora e ringrazio tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo meraviglioso percorso che non dimenticherò mai.
Grazie a tutti, davvero.


SEGUI FB BIO CORRENDO 

Segui il CALENDARIO Bio Correndo per gli aggiornamenti


Il negozio per i Podisti e non solo! 








Nessun commento:

Posta un commento