martedì 19 gennaio 2021

Nella conquista invernale del K2 la rivincita degli sherpa. Un'impresa anche dal valore simbolico

"Finalmente qualcuno l'ha fatto!" Così ha esclamato Krzysztof Wielicki alla notizia che un gruppo di 10 ragazzi nepalesi il 16 gennaio è riuscito a raggiungere la vetta del K2 in inverno. 

Wielicki alpinista polacco, il 14 febbraio del 1980 raggiungeva la vetta dell'Everest, poi ha partecipato a diverse spedizioni per l'invernale al K2, ma senza riuscire a concludere l'impresa. 

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Nessuna invidia nei confronti dei 10 ragazzi nepalesi, ma tanta ammirazione da parte di chi quella montagna la conosce bene e sa quanto può essere duro l'inverno. "Hanno lavorato in modo ottimale, si sono mossi come un unico gruppo coordinato, così si scala bene", queste le parole del polacco a Montagna.Tv. 

La riuscita dell'impresa è un po' una vittoria delle maestranze, se così possiamo definire i 10 ragazzi che per primi hanno raggiunto la vetta del K2. Sono guide che salgono le montagne più alte del mondo accompagnando altri alpinisti perchè è il loro mestiere, il lavoro che gli permette di vivere e mantenere una famiglia.  Per tentare una simile avventura, però, vi è anche una passione o almeno un forte feeling con queste cime.

Il K2 era l'unico 8000 ancora inviolato in inverno e il fatto che i primi siano stati degli appartenenti al gruppo etnico locale degli sherpa rende questo traguardo ancora più simbolico, i dieci alpinisti hanno lavorato all'unisono e si sono aspettati a circa 10 metri dalla vetta per arrivare insieme. 

Di ieri la notizia che il più conosciuto dei 10 alpinisti Nirmal Purja ha concluso la scalata senza ossigeno, l'impresa già storica acquista quindi un valore ancora più importante. 

La montagna dà, la montagna toglie. Nel giorno della gioia per i 10 nepalesi, un alpinista spagnolo Sergi Mingote è caduto in una zona vicino al campo uno. Una caduta purtroppo fatale. Nei prossimi giorni avrebbe dovuto replicare l'impresa dei nepalesi, nella stessa spedizione anche la nostra Tamara Lunger, tra i primi a soccorrere l'alpinista. 


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