L'atto firmato poco fa, così riporta la Gazzetta, avrebbe trovato uno sblocco, dopo una trattativa durissima, con la formula della pianta organica (presto ne sapremo di più). Di fatto, quello che interessa, è che sia stata sanata una situazione che si trascinava da troppo tempo e che definire imbarazzante non è altisonante.
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L'Italia potrà dunque presentarsi alle Olimpiadi - sempre che si facciano - come nazione con tutto ciò che ne consegue. Inno, bandiera e colori; fatto che era ad alto rischio fino a questa mattina.
Così il Ministro dello sport Vincenzo Spadafora: “Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto contenente le norme che sanciscono l’autonomia del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Ora l’ultima parola spetta al Parlamento in sede di conversione. Per la lunga e gloriosa storia sportiva e democratica del nostro Paese era improbabile che l’Italia venisse così duramente sanzionata già domani, ma la decisione di oggi fuga ogni dubbio e risolve il problema dell’indipendenza del Coni lasciato aperto dalla riforma del 2019”
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