domenica 13 dicembre 2020

Svaligiata la casa di Paolo Rossi durante il funerale, incommentabile.

 "Al peggio non c'è mai fine" è un'espressione che capita troppo spesso di esclamare e le conferme sono quotidiane.

Sembra proprio che ogni occasione sia il motivo per dare modo a delinquenti e soggetti di basso profilo morale di testimoniare con fatti e parole che sì, al peggio non c'è mai fine.

Ieri durante il funerale di Paolo Rossi, svoltosi a Vicenza, i ladri sono entrati in azione nel casale doveva viveva con la famiglia a Bucine (AR), nella campagna toscana. Più che un casale, un complesso di case tipiche della zona composto da una dozzine di rustici in pietra dove aveva aperto un agriturismo biologico. Gli autori del furto, da un primo controllo, avrebbero rubato un Rolex e del denaro: questa la nuda cronaca, mentre la pancia vorrebbe gridare lo sdegno.

La foto di copertina ieri ha fatto il giro del web. I compagni di squadra di quella mitica estate del 1982 stretti e vicini a Pablito con la bara portata fuori dalla chiesa in spalle. L'amore della gente comune il momento più emozionante di questi giorni che fanno da contrappeso al gesto delinquenziale di ieri.


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