Il Tribunale dell'AIU ha stabilito una squalifica di 2 anni a causa di tre violazioni del whereabouts, commesse nel 2019, il 3 luglio, il 12 novembre e il 22 dicembre.
Manangoi ha cercato di giustificare le violazioni, affermando che nel primo caso non si trovava presso il domicilio dell'Università di Rongai, in Kenia, dove si allena, a causa di un ritardo di un volo aereo, nel secondo caso il mancato test avrebbe avuto come causa un servizio di Polizia, corpo al quale Manangoi appartiene e infine nel terzo caso l'atleta sarebbe stato in Austria per delle riabilitazioni.
Giustificazioni che, però, non hanno avuto peso nella decisione della squalifica che è stata confermata dalla data dell'ultimo test mancato, quindi dal 22 dicembre 2019 al 21 dicembre 2021, niente Giochi Olimpici quindi per l'atleta.
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