L'atleta aveva fatto ricorso precisando che l'agente incaricato del terzo controllo del 2019 avrebbe confuso i numeri civici cercandola al 954, mentre la sua abitazione si trova al 964. Il Tribunale arbitrale dello sport ha accolto il ricorso, togliendo la sanzione alla Naser, ma la AIU ha, a sua volta, appellato la decisione del Tribunale.
Il caso infatti risulta più complesso e il problema dell'indirizzo errato risulta attribuibile in un solo controllo.
La Naser avrebbe saltato tre controlli nel 2019 e uno agli inizi del 2020, per procedere con la sospensione sono richiesti 3 mancati controlli nel corso dell'anno, ma il terzo dell'anno scorso è quello contestato dall'atleta, quindi non potendo considerare il mancato test del 2020 e venendo a mancare le condizioni della sospensione cade l'intero castello accusatorio.
Ora la AIU dovrà cercare di riabilitare il controllo nel quale l'operatore avrebbe sbagliato indirizzo.
Il caso continua. La Naser si sta allenando per i Giochi Olimpici, ma la sua partecipazione dipenderà da come prosegue la vicenda.
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