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In quello sfogo Danielle si rammaricava di non poter vestire ancora la maglia della Nazionale pur vivendo in Italia da 16 anni,Nazione in cui lei ha studiato e dove si svolge la sua vita.
Danielle sta frequentando l'Università a Pavia e per pagarsi gli studi lavora in un bar, proprio sul posto di lavoro la ragazza ha dovuto subire un'ulteriore discriminazione.
Un signore, se così si può definire, un cliente, riconoscendola l'ha apostrofata con le seguenti parole : " Tu non sei italiana , a cosa ti serve diventare italiana? Tu non diventerai mai italiana".
Danielle un po' intimorita non ha risposto.
Qualcuno mi ha detto: " scrivi qualcosa sui diritti, contro la discriminazione", in realtà come Danielle non ha risposto, così sarebbe da non scrivere nulla, perchè in un mondo ideale questa sarebbe solo un'uscita di una persona ignorante, delle parole non pensate, isolate. Purtroppo, però, non viviamo in un mondo ideale e questi pensieri non sono isolati, tra tanti che li condanneranno, ci sarà qualcuno, magari pochi, ma comunque troppi, che penseranno che l'uomo abbia ragione perchè Danielle ha la pelle più scura.
Forse non ancora sulla carta di identità, ma è solo questione di tempo, Danielle lo è già nel cuore, lei sarebbe orgogliosa di vestire la maglia Azzurra, in Italia c'è tutta la sua vita ed è anche felice di vivere qui, nonostante persone come lei.
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