sabato 3 ottobre 2020

11 dispersi, un morto. Il maltempo si abbatte sul Piemonte e non solo

Piemonte sotto scacco. Da questa mattina le immagini che i giornali locali e nazionali, ci rimandano sono di devastazione, di dissesto idrogeologico e di ansia, quella per i 10 dispersi nel cuneese e uno in Valsesia e per gli sfollati in via precauzionale in diverse aree della regione.

Dai video e dagli scatti che abbiamo visto in queste ore, è drammatica la situazione a Limone Piemonte (a sx) per l'esondazione del Vermegnano, a Garessio la criticità è elevata, il Tanaro è esondato così come a Ceva, il sole splende come si vede dalle foto, ma questa è la situazione:



Crollato nella notte il ponte romano di Bagnasco travolto dalle acque. Una struttura di origini medioevali, simbolo del Paese. Ora questa è la vista desolante:



ed anche il vercellese/novarese non se la vede bene. La foto di copertina è del ponte di Romagnano Sesia che collega il comune con Gattinara crollato poco dopo le 14 di oggi.

La causa? Una depressione proveniente dall'Europa occidentale con centro sulle Isole Britanniche che da ieri sta sconvolgendo il Piemonte e parte della Liguria. Le previsione questa volta erano state efficace, ma nonostante questo la forza della natura è stata tale che nessuna precauzione è servita per evitare i danni e i disastri a cui stiamo assistendo. Su La Stampa si legge che "in 24 ore sono caduti in Val d'Ossola, nella zona di Omegna e del Lago Maggiore, circa 600 millimetri di pioggia, un terzo della pioggia che in quelle zone si verifica in un anno". Il meteorologo Daniele Cat Berro:"Un evento di portata eccezionale per le stazioni di misurazione in Piemonte, ma erano precipitazioni previste con giorni di anticipo".

Il pensiero però è sempre lo stesso. Si è fatto qualcosa nei mesi precedenti per garantire una sicurezza tale che possa mitigare questi eventi così violenti? L'emergenza è nei numeri, troppo spesso però si parla di lavori per la messa in sicurezza nell'immediatezza di un evento climatico straordinario e poi?

Nel frattempo però la Valle d'Aosta piange la morte di vigile del fuoco volontario. Ad Arnad morto durante un intervento di soccorso. Una pianta gli è crollata addosso e per l'uomo di 53 anni non c'è stato nulla da fare.

Foto: Centro meteo Piemonte

Info: Rai news






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