domenica 20 settembre 2020

San Salvatore-Crea A/R, la sfida completata da Rosa Milazzotto e Franca Gesuato

"Domani sarà il nostro 25 aprile". Detta così nulla di strano, se poi annunciato da un/una sansalvatorese significa una cosa sola. La Liberazione dal nazifascismo? No, andare a Crea a piedi partendo dal paese di Tarchetti.

Così Rosa Milazzotto venerdì raccontava della partenza l'indomani mattina per raggiungere il Santuario di Crea. Un percorso che da qualche anno, grazie al CAI di San Salvatore, è diventato un tracciato segnato che può essere affrontato in tutto o in parte da chi ha voglia di mettersi in gioco, a metà strada tra pellegrinaggio e sfida sportiva. Il 25 aprile è la data abituale in cui i sansalvatoresi e non solo, partono prima dell'alba dal Santuario della Madonna del Pozzo per raggiungere Crea con una serie di tappe nei punti di ristoro enogastronomici proposti.

E' stato proprio Paolo Zanchi, il marito di Rosa, a stupirmi qualche anno fa. In un 25 aprile l'andata e ritorno di corsa, usato come lungo in vista de le Porte di Pietra. I suoi polpacci che avevano vita propria a fine giornata con spasmi involontari, sono ancora ben presenti nella mia memoria pur essendo passato diverso tempo, pur essendo io dotato di una memoria di un invertebrato monocellulare, è ancora ben fissata!

Rosa non era sola, con lei Franca Gesuato, per entrambe la corsa non è l'unico modo di vivere il territorio, la natura e il concetto di wellness. Il gruppo di camminatori di Franca è attivissimo, Rosa in queste settimane ha vissuto tante emozioni con delle escursioni sui monti lunghe, faticose e al tempo stesso gratificanti; il celeberrimo concetto di "dolce fatica".

In questi mesi post lockdown anche altri si sono sfidati in tal senso, a memoria Max Chivetto e Alessandro Antiga. Insomma non una novità assoluta e nemmeno un qualcosa di irripetibile, ma quando ci si pone un obiettivo sfidante, il compiere qualcosa di mai fatto, applicarsi per riuscirci, è già un successo, un momento di crescita.

Rosa e Franca? Anche loro in marcia con l'intento non solo di andare, ma anche di tornare per un totale di 72-74 km! Impresa o non impresa? Spesso si ragiona su ciò che lo sia realmente. Credo che sia solo una questione semantica e del significato che gli si voglia dare in senso lato. Il contenuto della parola e della sua proposizione è del tutto personale. E' certamente una impresa quella di realizzare qualcosa di mai fatto in senso assoluto, ma lo è anche l'aver spostato l'asticella dei propri limiti. In un'epoca in cui adagiarsi nelle proprie abitudini sembra essere il mantra e il leitmotiv, mettersi alla prova è il valore aggiunto di chi crede che anche la sedentarietà del pensiero sia un male. Credere e pensare di farcela è già un merito!

Rosa e Franca quasi per gioco, per scherzo hanno deciso di affrontare l'A/R, il classico "ma perchè non facciamo anche il ritorno" è diventato lo sforzo per crescere in un sabato di metà settembre. Le difficoltà - compreso un errore sul percorso - non sono mancate, così come non è mancato il sospiro di felicità e gioia una volta rientrate a San Salvatore! Bravissime!



Paolo e i fratelli Chiriotti - Guido e Mauro? Se ne sono fatti 35... "dilettanti"! 












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