mercoledì 30 settembre 2020

15 ore e mezza per raggiungere Arenzano da Retorbido. Fabrizio Cacciatore di corsa per regalare un sorriso ai bambini malati, l'intervista

Venerdì scorso su Bio Correndo era stato annunciato il "viaggio" solidale di Fabrizio Cacciatore. Da Retorbido ad Arenzano di corsa, no stop, per un fine benefico, quello di raccogliere fondi per Dynamo Camp. Ridondante ricordare l'opera di questa associazione ormai nelle corde di tutti, almeno degli sportivi. Nel caso, per saperne di più: www.dynamocamp.org

Il "Caccia", non il celebre pittore moncalvese, al grido "Al mare ci vado di corsa" è partito nella notte di venerdì con lo spirito sportivo, ma anche guascone oltre che solidale di chi parte per una avventura che sa essere emozionante oltre che coinvolgente.

105 km percorsi in 15 ore e 29 minuti. Una esperienza vissuta in compagnia di tanti amici che lo hanno accompagnato lungo il tragitto, alcuni partiti per un certo chilometraggio che poi è aumentato per il semplice aspetto di condivisione di un momento importante, per essere parte integrante di un progetto solidale. Il "far del bene" a volte è contagioso!

Una chiacchierata con Fabrizio per saperne di più dal com'è nata l'avventura a come si sia preparato:

"La proposta è arrivata questa estate da Fabrizio Lazzarin. Come spesso succede le avventure iniziano per scherzo, magari bevendo una birra. Subito non ero molto convinto, quando poi ho visto che la distanza era di 100 km ho deciso di provarci. Non so, 100 km hanno un fascino su di me unico".

E Dynamo Camp?

"Hanno aderito alla nostra intenzione e così non era solo una corsa, una camminata, ma un viaggio benefico".

100 km, anche per te abituato a grandi distanze, non sono uno scherzo. Come ti sei preparato?

"La difficoltà di questa prova era soprattutto per il fatto che fosse tutto o quasi su asfalto ed io sono più abituato con i trail. Una 100 km si prepara in 5 - 6 mesi, avevo solo però due mesi di tempo e così ho fatto due test lunghi di allenamento. Una 24 ore di cammino sull'alta via della Valle D'Aosta con 5000 mt di dislivello positivo e una 6 ore in cui ho percorso 48 km"

E com'è andata? Hai avuto momenti difficili?

"Credevo di iniziare soffrire tra il 50° e il 60° km, invece è andata bene. Ho avuto una crisi enorme di sonno a 3 km da Arenzano. L'ho superata chiudendo gli occhi mentre camminavo. Una tecnica che ho adottato al Tor des Geants e che ho scoperto essere utile. 2-3 minuti e si riesce a riprendere oltre che superare la crisi di sonno".

Non eri solo...

"Avevo un furgone d'appoggio in cui c'erano alcuni amici che mi hanno dato supporto. In totale hanno corso con me 18 persone. Gli amici di Garlasco, di Vigevano ed anche un amico di Alba che è venuto apposta per sostenermi e correre 10 km con me".

Dalla voce si capisce che sia stata una bella avventura...

"Si è stata un'esperienza esaltante sotto tanti punti di vista. Oltre alla beneficenza che era la cosa più importante, con me hanno corso tante persone e molti hanno fatto dei chilometraggi mai fatti nella loro vita, anche padre e figlio hanno corso insieme per più di 40 km ed erano molto emozionati per quanto fatto"

Ed ora come stai?

"Tutto quell'asfalto lo paghi. Dopo il Turchino, al km 87 circa, si vede in alcuni video che non appoggio bene. Avevo male alle gambe ed ora ho bisogno un po' di tempo per recuperare, ma ne è valsa la pena".

Quanti aneddoti ci sono dietro a 15 ore e mezza di corsa? Tanti come le emozioni vissute, gli incoraggiamenti il sostegno fino a vedere il fatidico cartello: Arenzano! Missione compiuta con 550 € raccolti per Dynamo Camp. Good Job!

Regalare un sorriso ad un bambino malato è il più grande regalo che si possa fare a se stessi!





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